La Bulgaria detiene la quota maggiore dell’economia sommersa dell’UE, con la Romania al terzo posto.

Il settore illegale dell’economia bulgara rappresenta circa il 33,1% del prodotto interno lordo (PIL) ufficiale del paese, la percentuale più alta dell’Unione Europea. I dati fanno parte di uno studio realizzato dal Dipartimento delle politiche economiche, scientifiche e della qualità della vita, riferisce la pubblicazione bulgara. Dumacitato da Rador Radio Romania.

Lo studio è stato commissionato dal Parlamento Europeo. Secondo i dati dell’Associazione Bulgara del Capitale Industriale, l’economia informale in Bulgaria rappresenta il 22%.

Non lontano dalla Bulgaria, lo studio colloca la Croazia, il cui settore grigio è stimato al 29,7% del PIL del paese, e la Romania occupa il terzo posto, con un risultato significativamente inferiore: il 19% del PIL del paese è nell’economia sommersa.

I dati per la Bulgaria mostrano che la quota dell’economia sommersa nel paese è diminuita rispetto al 2003, quando raggiunse il livello record del 35,9% del PIL, ma è aumentata negli ultimi anni rispetto al 2017, quando era del 29,6%.

Il rapporto indica che mentre la causa principale dell’economia sommersa in paesi come Germania, Austria e Danimarca può essere ricercata nella pressione fiscale diretta e indiretta, in paesi come Romania, Italia e Grecia, i fattori determinanti sono l’elevato livello di occupazione individuale , disoccupazione e atteggiamento nei confronti delle tasse, in particolare per quanto riguarda l’IVA.

L’analisi conclude che è essenziale comprendere che un’ulteriore creazione di valore per l’economia formale può essere ottenuta principalmente formalizzando l’economia sommersa.

“La lotta contro l’economia sommersa è più efficace quando le attività illegali vengono spostate dal settore informale a quello formale dell’economia, piuttosto che quando vengono eliminate”, affermano gli autori dello studio. Secondo loro, la mancanza di fiducia nei dipendenti pubblici, la scarsa qualità della legislazione aziendale, della politica fiscale, nonché del sostegno statale agli imprenditori, così come i contributi sociali relativamente elevati, la corruzione, l’instabilità politica, la tassazione relativamente elevata e l’incertezza sugli investimenti politiche. regolamentazione – tutto ciò contribuisce alla crescita dell’economia informale in Bulgaria. (Traduzione: Mirela Petrescu)

Tarso Mannarino

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