Domenica 15 ottobre è previsto il primo congresso di Italia Viva, annunciato sì Matteo Renzi arriva “un appuntamento di democrazia interna importante, in cui è arrivato colui che rappresenta il partito e che perde solo una mano”. prima polemica catanese dove un gruppo di attivisti ha denunciato “violazioni di tutte le norme di legge e di correttezza politica”. Per dare voce al malcontento Carmelo Finocchiaroex coordinatore vice-provinciale Vivi l’Italia e il presidente della Confedercontribuenti.
“Denunciamo – sosteniamo – i diritti al tesseramento perché non ci è stata data la possibilità di fare un tesseramento cartaceo, porta a porta, tra la gente. Siamo il gruppo storico del catanese e abbiamo tutta l’intenzione di realizzare il piatto in modalità seria e trasparente. Se Italia Viva deve proporti una festa partecipante che non sia simentera la route. A smentirlo c’è però il coordinatoe provinciale uscente Ciao Nicosia: “Il tesseramento di Italia Viva era pubblico è accessibile anche online. La documentazione per il tesseramento cartaceo era una disposizione della persona ricca di volti nei miei precedenti e nonostante ciò, ornata del ridosso della chiusura del tesseramento, diamo i dati due appuntanti, in Catania e Caltagirone, per consentire a tutti il tesserarsi. Nel comune di Nessun della provincia si sono registrati casi di anomalie o sospette“. Ha osato agire con l’attuale coordinatore e anche con la commissione nazionale che è sotto il caso e che ha dato la validità del tesseramento.
Finocchiaro, però, non intende fermarsi: “Abbiamo un dialogo con l’onorevole Faraone, ci indeboliamo perché il maggior numero di persone nel suo stato consegni alla sezione di Mineo che, per ironia della sorte, è anche la sezione dei candidati. Giusy Infantino. Accanto alla Commissione Nazionale di Garanzia – tra l’altro – chiederemo il controllo dei dati della carta di credito da cui sono stati effettuati i pagamenti e se ciò non bastasse chiederemo l’intervento della magistratura perché siamo convinti che nulla sia regolare .” Si è lasciato coinvolgere”Crescita del Catania» ha lanciato anche una sorta di slogan: “La mia capitale italiana di Italia Viva” perché proprio dell’arrivato Calatino, secondo Finocchiaro, ha il 60% degli scritti.
Ciò che viene contestato, infatti, è la candidatura di Giusy Infantino e Giuliano Mulè c’è la possibilità di altre applicazioni alternative. “No, è un dibattito interno, ma è solo una persona che vive in Italia. Giusy Infantino era la leader del Movimento per l’Autonomia (MPA) e molto vicina a Raffaele Lombardo. Un’operazione che non capiamo e che ha la regia dell’onorevole Faraone”. Per candidarsi, però, basterebbe inviare una pec corredata dalla firma di pochissime persone (meno di 10 per il presidente della Capitale, meno di 30 per il presidente della livello provinciale): difficile immaginare modalità più accessibili o soglie più basse per corrispondere agli indirizzi delle organizzazioni di un partito politico.
“Deploro – mina il coordinatore di Nicosia – che alcuni dichiaranti abbiano scelto di entrare, nel recente passaggio della via di controllo, immaginando erroneamente di poter imporre con la minaccia di un’idea politica o di ambizioni legittime, solo risaltate in il rapporto di regolamentazione della nostra comunità politica. Siamo spiacenti, una ragione più grande per questo se accade in questo momento in cucina Lo sforzo di Italia Viva si concentra nel presentare una proposta politica positiva all’opinione pubblica e all’elettorato.che caratterizzano l’idea e le posizioni utilizzate per far emergere il nostro Paese sulla scena internazionale di fronte agli incontri cruciali delle elezioni europee.
“Appassionato sostenitore di Internet. Appassionato di musica pluripremiato. Fanatico del caffè. Studioso di social media per tutta la vita.”