Pastore romeno di 46 anni, trovato morto in casa. I carabinieri di Oena, in Italia, stanno indagando per determinare come sia morto l’uomo.
Un rumeno di 40 anni, Mihai Atomulesei, è stato trovato morto ieri mattina nella casa dove abitava. L’uomo lavorava come pastore in una fattoria locale. È stato trovato morto sabato mattina 21 gennaio dal suo compagno di stanza.
L’uomo giaceva a terra senza vita, e i soccorsi del 118 non hanno potuto che confermare la morte del romeno. Secondo gli inquirenti l’ipotesi più accreditata è che sia stato colpito da un malore, che lo ha colpito mentre era in casa ad Ofena, senza dargli alcuna possibilità.
Italia. Romeno di 46 anni, trovato morto in casa; indagano i carabinieri. Mihai lavorava come pastore in una fattoria locale
Il 46enne aveva problemi di salute. Sul suo corpo o in casa non sono stati trovati segni visibili di violenza o segni di lotta che suggeriscano il contrario. Ma gli inquirenti – che stanno indagando sui carabinieri di Sulmona – non vogliono lasciare da parte altre ipotesi: per andare a fondo della questione, riferisce Il Centro, è stato chiesto un riconoscimento della salma al medico legale, che dovrà confermare la morte per causa naturale o richiedere ulteriori indagini.
Le indagini sono affidate ai carabinieri di Sulmona. Le prime ipotesi suggeriscono che la morte sarebbe dovuta a cause naturali, probabilmente legate a problemi di alcol.
Le autorità decideranno se proseguire o meno le indagini, disponendo l’autopsia non appena conclusa.
Un’altra donna rumena di 42 anni proveniente dall’Italia ha perso la vita, dopo un’ingiusta battaglia contro una malattia spietata. Fino alla fine si è preso cura dei suoi cari. Camelia è stata guidata sull’ultima strada venerdì.
Italia. Lacrime per Camelia. La madre rumena, condotta sull’ultimo sentiero: “La vita ti scivola tra le dita come la sabbia tra le tue mani”
Un destino crudele gli è costato la vita all’età di 42 anni, ma Camelia Suciu, i cui funerali si sono svolti oggi, venerdì 20 gennaio, presso la chiesa di Niviano di Pavullo a Modena, ha dato una grande dimostrazione di cosa significhi vivere la vita fino in fondo. Sapeva che la malattia l’avrebbe sconfitta, ma la donna di origine rumena, trasferitasi in Italia nel 2000 con il marito Florin Suciu, ha voluto trascorrere le sue ultime settimane con la sua famiglia, mantenendo le distanze, anche se non solo per un breve periodo . , della brutta malattia che da tempo si era impossessata di lei.
A ottobre, con marito e figlio, ha trascorso alcuni giorni a Disneyland Paris, poi a Roma e in altri luoghi che non aveva mai visitato. Nonostante un male incurabile diagnosticato nel 2019, la donna non si è mai arresa. Dal 2006, nell’Appennino modenese, prima a Riolunato e poi a Pavullo, Camelia lavora come cameriera a Polle, Fiumalbo (sempre nella montagna modenese) e a Pavullo, mentre il marito lavora come direttore delle operazioni di trasporto del latte e siero per Parmareggio.
“Siamo andati a Roma, ma lì si è sentito male e si è accorto di essere alla fine, quindi siamo tornati a Pavullo e il 4 gennaio siamo andati al cinema con la bambina. Poi è stata ricoverata e la situazione in quel momento è arrivata. il suo climax’, sono le parole, raccolte dalla Gazzetta di Modena, piene di commozione dal marito Florin, che ora dovrà fare a meno del suo grande amore e che dovrà essere forte soprattutto per il loro bambino.
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