Guido Grimaldi, presidente dell’associazione logistica italiana Alis, ha recentemente affermato che l’espansione delle operazioni di trasporto intermodale ha portato all’eliminazione di 5,8 milioni di viaggi di camion nel 2022, portando anche a una riduzione delle emissioni di CO2 di 5,3 milioni di tonnellate.
I dati emergono dall’analisi svolta dal Centro Studi Alis e da gruppo di pensieroL’italiana Intesa San Paolo, che stima che anche il trasporto intermodale registrerà quest’anno incrementi significativi.
L’anno scorso abbiamo trasferito l’equivalente di 5,8 milioni di viaggi su camion al trasporto su rotaia, per un totale di 139 milioni di tonnellate di merci”, ha dichiarato Grimaldi al recente evento LETEXPO di Verona.
In base ai nuovi obiettivi ambientali fissati dalla Commissione Europea, si prevede che le operazioni di trasporto intermodale cresceranno in modo significativo non solo in Italia, ma in tutta Europa.
Secondo una recente analisi di DSV, la domanda di trasporto intermodale è aumentata del 30% tra gennaio e ottobre 2022 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno durante la crisi dei camion e degli autisti in Europa.
In Romania, il trasporto intermodale viene scelto dalle aziende principalmente per la stabilità della capacità di trasporto, minori costi fluttuanti rispetto al trasporto su strada e maggiore capacità di carico utile.
Secondo i dati DSV, nel 2022 il trasporto intermodale è salito al secondo posto, dopo il trasporto di gruppo, nella vetta dei servizi di trasporto aziendale più venduti.
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