La storia del piccolo Brian commuove i riminesi, suscitando solidarietà per aiutarlo a sentire e parlare. Nato prematuro, affronta gravi problemi di salute e viene lanciata una campagna di raccolta fondi. La sua famiglia, ora in Romania: “Grazie per il sostegno speciale, i primi fondi serviranno per un apparecchio acustico”.
Il piccolo Brian ha solo un anno e cinque mesi. È nato prematuro, pesa solo 550 grammi. Ciò ha portato a molte complicazioni: i suoi polmoni non sono completamente sviluppati, ha una miopia -6 e un grave strabismo, non sente nulla. La sua storia ha commosso tanti residenti di Rimini e non solo, perché la sua famiglia ha deciso di chiedere aiuto e raccontare le difficoltà che incontrano attraverso la piattaforma Gofundme: in pochi giorni sono stati raccolti quasi 5.000 euro e la campagna continua, fondi che verranno utilizzati per bisogni urgenti, come l’acquisto di un apparecchio acustico che gli permetta di sentire e iniziare un percorso che permetta al piccolo di parlare.
La famiglia Magrini non si aspettava di ricevere tanto affetto. Papà Luca, di Riccione, spiega che farà di tutto per aiutare il suo piccolo. A cominciare dalla raccolta fondi: «All’inizio eravamo un po’ perplessi, ma avevamo bisogno di aiuto, spiega Luca, e abbiamo trovato un’umanità immensa. Ma soprattutto tanti gesti di persone che avevano bisogno di qualcosa che ci aiutasse. ci darà buoni risultati per la salute e il futuro del piccolo”.
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Luca e la sua compagna, Veronica, fanno grandi sacrifici. Si erano trasferiti in Romania nel 2019 per aprire una piccola fattoria, a 140 chilometri da Timișoara, ma non potevano più continuare l’attività a causa dei problemi di salute del loro piccolo. Il fratello di Brian, Matei, ha 2 anni e 8 mesi ed è affetto da autismo.
“Mi sono ritrovato con due bambini con gravi problemi di salute, racconta Luca, ma bisogna stare vicino a loro. I polmoni di Brian non sono completamente sviluppati, quindi anche qualsiasi raffreddore è molto pericoloso per lui. È stato operato per retinopatia, altre diagnosi: arresto cardiorespiratorio, emorragia cerebrale 2 e 3, ernia inguino-scrotale sinistra, primo torace sinistro, distrofia anche da prematurità, displasia broncopolmonare, sindrome convulsiva, craniostenosi, plagiocefalia, microcefalia”.
Brian ha problemi di udito e non è idoneo per l’intervento di impianto dell’udito, ma con un apparecchio acustico esterno ad altissima frequenza sarà di grande aiuto nell’udire il minimo necessario per poter iniziare a parlare. “Il mio compagno lo sta attualmente portando in terapia fisica, senza la quale non potrebbe iniziare a provare a camminare, sedersi o persino a tenere la testa alta”, continua Luca nel suo racconto.
Il piano per aiutare Brian a sentire e parlare
“Matei, il primogenito, è nato autistico e lo abbiamo scoperto all’età di 1 anno e 2 mesi, quando ha iniziato a perdere tutte le capacità apprese, e da allora andiamo regolarmente a fare controlli e terapie di recupero. Attualmente lavoro in Italia come lavoratore stagionale, ma il mio compagno ei miei figli sono in Romania. In Romania, perché il mio compagno è rumeno e nel 2019 abbiamo creato una piccola fattoria con animali che ci ha permesso di vivere decentemente”, ha detto Luca.
Poi le difficoltà e una sfida difficile: “In questo momento però non posso permettermi di portarli in Italia perché non posso permettermi una casa, e in Romania le attrezzature, le terapie e gli accertamenti si pagano, e purtroppo io non si può fare di più. Al momento la cosa più urgente è l’apparecchio acustico, poi gli occhiali per la miopia grave. Abbiamo già ricevuto molto sostegno da parte della comunità e ringraziamo di cuore chi ci dà una mano “, conclude Luca.
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