Dopo aver chiarito gli sviluppi della fase a gironi, l’Italia è costretta a tornare a casa dopo un’altra partita debole.
“Dall’Italia è rimasto l’inno e Donnarumma”ha scritto Mihai Stoica, direttore generale dell’FCSB, sui social network, prima dell’inizio della partita, anticipando la catastrofe.
“Tutti si aspettavano che l’Italia facesse poco, ma non proprio. Un conto è farsi eliminare perdendo grandi occasioni, un altro è comportarsi miseramente. È quasi improbabile che l’Italia si presentasse in questo modo. Non ci sono scuse!
Hai giocato con la Svizzera, una Nazionale costruita sullo scheletro del Bologna. Sei costruito sullo scheletro dell’Inter, la squadra che ha dominato la Serie A. Non puoi presentarti così. Non capisco. Perché Spalletti non ha fatto quello che ha fatto Simone Ingazhi? Gioca al sistema Inter! Usa il sistema lì.
Guardo la finale dal 1978. Non ho visto un’Italia più debole! Non c’è termine di paragone. L’Italia ha sempre dominato il calcio mondiale. Non ne abbiamo mai riso.
Se la nostra squadra giocasse così, li uccideremmo. Non esistevano! La prestazione più vergognosa dell’Italia in una finale di torneo della storia recente! »ha detto Mihai Stoica a Primesportal termine della partita tra Svizzera e Italia.
Svizzera-Italia, punteggio 2-0
Donnarumma ferma il tiro di Embolo al 24′, ma non può nulla sulla porta di Remo Freuler, al 37′ Ruben Vargas passa in area per Freuler, tira, il difensore italiano Mancini devia leggermente la palla e lo svizzero. ha aperto le marcature. Al 45’+1′ Donnarumma ostacola il tiro di Rieder, deviandolo sulla traversa, poi la palla esce in angolo.
Subito dopo la ripresa, gli svizzeri portano il loro vantaggio a due gol con uno splendido gol segnato da Vargas al 46′. Al 52′ Schar sfiora l’autogol, mandando un colpo di testa sulla traversa, e segna anche Scamacca. traversa al 75′. È finita 2-0 per la Svizzera, che ha raggiunto i quarti, mentre i campioni d’Europa in carica hanno deluso questa fase finale del torneo, che lascia dopo gli ottavi.
“Devoto studioso di Internet. Fanatico dell’alcol professionista. Appassionato di birra. Guru della cultura pop. Esperto della televisione. Esasperante umile drogato di social media.”