Italia: allineamento con la posizione europea di fronte alla crisi russo-ucraina, ma con cautela

Luigi di Maio, attraverso le sue dichiarazioni, ha dimostrato che l’Italia resta allineata alla posizione generale dell’Unione Europea nel contesto della crisi russo-ucraina. Ma l’Italia si trova in una situazione di equilibrio diplomatico poiché, a causa della sua dipendenza energetica dalla Russia, non vuole nuocere ai suoi rapporti con Mosca. “L’Italia sostiene con forza l’integrità territoriale e la piena sovranità dell’Ucraina, comprese le sue opzioni politiche internazionali”, ha affermato Luigi Di Maio a Mosca. Un modo per dire che Roma ritiene che la decisione di Kiev di aderire o meno all’Alleanza Atlantica sia una questione di affari interni ucraini.

Da parte sua, Sergei Lavrov ha criticato la posizione “arrogante e provocatoria” dell’Alleanza Atlantica che, attraverso la politica delle porte aperte, attira nell’organizzazione paesi neutrali.

Ricordiamo che Vladimir Putin ha invitato il capo del governo italiano, Mario Draghi, ad andare a Mosca, cosa che sarà fatta al più presto.

Il quotidiano Le Monde mostra che fino ad ora l’Italia è stata discreta nel contesto della crisi russo-ucraina, ma che ora sa come far sentire la propria voce. Tuttavia, l’allineamento dell’Italia alla posizione franco-tedesca è avvenuto dopo diverse convulsioni politiche interne. A Roma il Partito Democratico (centrosinistra) ha chiesto una certa fermezza nei confronti di Mosca. Ma altre formazioni all’interno della maggioranza sono reticenti sulla politica degli Stati Uniti nei confronti dell’Ucraina, guardano con più simpatia a Vladimir Putin e chiedono che non venga giudicato attraverso il prisma eccessivo per gli standard occidentali. Le Monde cita una dichiarazione di Vito Petrocelli, presidente della commissione Affari esteri del Senato. “Ci sono alcune regioni del pianeta che collasserebbero senza un po’ di totalitarismo, e la Russia è una di queste”, ha detto Vito Petrocelli.

Vladimir Putin aveva, e ha tuttora, amici costanti in Italia. Silvio Berlusconi, il leader della destra moderata, è uno di questi, e Matteo Salvini, il leader dell’estrema destra, non ha mai nascosto la sua vicinanza ideologica a Mosca, scrive Le Monde. Dal 2014, da quando la Russia ha annesso la Crimea e sostenuto i movimenti separatisti nell’Ucraina orientale, le sanzioni europee contro Mosca hanno sollevato forti obiezioni in Italia. La maggior parte dei leader italiani sembra piuttosto tentata di dire che gli europei devono agire in modo da non spingere i russi nelle braccia dei cinesi. Le aziende del nord Italia, comunque, hanno grandi interessi in Russia. A riprova che nel pieno della crisi russo-ucraina, il 26 gennaio, una quindicina di patroni italiani hanno avuto un incontro molto “costruttivo” in videoconferenza con Vladimir Putin.

Tarso Mannarino

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