Inizia Opera Aperta. Ospiti dai maggiori palcoscenici europei ed esperienze dove l’arte incontra la tecnologia

Tempo libero

La settima edizione di Opera Aperta prende il via domani, 22 giugno, con un’edizione in cui gli spettacoli classici incontrano la tecnologia e invitano il pubblico a esplorare nuovi regni artistici.


Ospiti dai grandi palcoscenici d’Europa ed esperienze dove l’arte incontra la tecnologia, ad Opera Aperta. FOTO: Facebook/ Opera Nazionale Rumena Cluj-Napoca




I 4 giorni del festival riuniscono a Cluj artisti riconosciuti per ruoli memorabili. Il baritono italiano Simone Piazzola assumerà il suo ruolo Rigoletto, in cui brillerà il suo timbro particolare e la sua presenza scenica come hanno già fatto su importanti palcoscenici, come la Royal Opera House, la Staatsoper di Amburgo, la Wiener Staatsoper, il Teatro alla Scala di Milano o l’Opéra National de Paris. Con Piazzolo, il tenore Ovidio Purcelsolista dell’Oper am Rhein, metterà in scena il ruolo duca di Rigoletto, e il soprano Madalina barbuta assumere il ruolo Gilde.




Anche il bandoneonista ospite viene dall’Italia Giancarlo Palenache porteranno accenti italiani al concerto Innamorato di te dall’apertura del festival, sotto la direzione del direttore d’orchestra Vladimir Lungu. Musicista poliedrico, vincitore dei più importanti concorsi internazionali di interpretazione, Palena estende la sua arte a vari generi musicali, dal barocco al contemporaneo. tenore Laszló Boldizsar è la protagonista dello spettacolo Cavalleria Rusticana/ Paiațe, offerto dall’Opera Nazionale Ungherese di Cluj-Napoca. Solista riconosciuto sui palcoscenici internazionali, pop star all’Eurovision e attore sui piccoli schermi, è uno dei protagonisti attesi dell’edizione. pianista Dima Belinsky è un altro ospite, che metterà in scena uno spettacolo, in cui musica classica, pop, rock o famose canzoni rumene si combinano con elementi di commedia e un modo divertente di interagire con il pubblico.

Prima all’Opera Aperta 2023

Una prima assoluta ad Opera Aperta, la mostra Intrecciare riunisce artisti rumeni le cui opere saranno esposte dal 22 al 25 giugno, nel parco Ștefan cel Mare (Parco dell’Opera), con libero accesso al pubblico. Intrecciare porta, a Cluj, La Terra sotto la polvere grigial’installazione creata dall’artista Liviu Bulea, un dialogo sulla natura e l’inquinamento nell’ambiente urbano, Quasi Adelocosa, l’installazione di Ștefana Hătnean, combina l’ingegneria con la tecnologia e invita a esplorare la propria identità. Composta da luci, specchi e giocattoli, l’installazione Di fronte all’umano di Tudor Costin richiama l’attenzione sull’impatto che guerre e conflitti di ogni tipo hanno sul presente e sul futuro dei bambini.




In collaborazione con Rebeca Breznilă e Adina Oros, Tudor Costin firma anche la tecnologia di punta di questa edizione del festival, l’installazione Scolpire paesaggi sonori, creato appositamente per l’opera “Rigoletto”, attraverso il quale il pubblico potrà decodificare ogni movimento delle mani del direttore d’orchestra David Crescenzi. Utilizzando sensori a infrarossi, telecamere e tecnologia di mappatura 3D della posizione e del movimento degli oggetti, i movimenti delle mani del direttore d’orchestra saranno trasformati, in tempo reale, in effetti visivi, che il pubblico vedrà sul grande schermo di Piața Unirii durante la performance .

La settima edizione di Opera Aperta si svolgerà dal 22 al 25 giugno a Cluj-Napoca. L’evento è realizzato con il sostegno del Comune di Cluj-Napoca, del Consiglio locale di Cluj-Napoca, del Consiglio provinciale di Cluj e dell’associazione “Opera 2 You”.




A proposito di Opera Aperta

L’Opera Aperta Festival è un evento dell’Opera Nazionale Rumena di Cluj-Napoca, alla sua settima edizione. Dal 2015 gli spettatori scoprono l’opera e gli artisti in modo speciale, oltre il confine immaginario della sala di spettacolo, su palchi eretti in luoghi atipici della città. Spettacoli lirici come Carmen di G. Bizet, Nabucco e La Traviata di G. Verdi, il concerto La Negra Noche, ma anche il balletto Il lago dei cigni di PI Tchaikovsky, messo in scena sul palco galleggiante del Lago di Chios a Central Park, hanno aiutato il pubblico per (ri)scoprire l’opera in un nuovo formato.

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Nerio Baroffio

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