Ingegneri italiani hanno testato con successo la posa del cavo elettrico sottomarino più profondo del mondo, aprendo una nuova era di interconnessioni tra isole e continenti | PiataAuto.md

9 luglio 2024, 19:27
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L’umanità dispone già di milioni di chilometri di cavi nei mari e negli oceani del mondo, ma solo una piccola parte di essi sono elettrici, la maggior parte dei quali sono stati installati di recente, soprattutto perché i parchi eolici offshore hanno visto una crescita maggiore. I cavi più profondi del mondo, però, sono quelli per le comunicazioni e non quelli elettrici, perché fino ad ora l’ambiente acquatico circostante e la grande profondità generavano perdite troppo elevate per i cavi in ​​corrente alternata. La tecnologia HVDC dei cavi CC è quella che ha salvato la situazione con perdite molto inferiori, con un’enorme differenza, ed è proprio per questo che oggi quasi tutti i parchi eolici offshore USARE questo tipo di connessione. Allo stesso tempo, in sempre più parti del mondo, sono stati costruiti o vengono costruiti cavi di interconnessione tra paesi separati da mari e tra isole. E gli ingegneri italiani hanno appena sperimentato con successo la posa del cavo di questo tipo più profondo al mondo, che consentirà un enorme salto tecnologico.

Finora i cavi sottomarini HVDC non venivano installati a grandi profondità perché in genere ciò non era necessario oppure veniva scelto un percorso più vicino alla riva. Le ragioni venivano anche dai costi, ma anche dalla necessità di avere cavi con una struttura molto più resistente, in grado di sopportare l’immensa pressione di acque molto profonde.

Anche il cavo sottomarino più lungo del mondo, che a cui connettersi Il Marocco e la Gran Bretagna che volevano esportare l’elettricità generata dai pannelli solari nel Sahara non erano attratti da rotte oceaniche dirette, ma vicino alla costa, anche a causa delle limitazioni di profondità.

Ma oggi gli ingegneri dell’italiana Prysmian, leader mondiale nella produzione di cavi sottomarini HVDC, sono riusciti a installare un nuovo tipo di cavo a una profondità di 2.150 metri, che rappresenta un record mondiale di profondità per un cavo elettrico sottomarino.

Il risultato è stato possibile grazie alla struttura del nuovo cavo, che presenta uno strato esterno composto da fibre sintetiche di nuova generazione, così resistenti da trasformarlo in un cavo armato, insensibile non solo alla pressione dell’acqua, ma anche a una moltitudine di possibili scenari in cui alcuni non credenti tentano il sabotaggio.

La nuova fibra permette al cavo di essere più leggero del 50% rispetto a quelli con esterno in filo di acciaio, e per installare il nuovo cavo a una profondità tale, con i nuovi parametri, è stato necessario utilizzare una nave con un’attrezzatura speciale, la nave avendo il nome di Leonardo da Vinci. Può facilmente installare cavi a profondità superiori a 2.000 metri.

Grazie al successo dei test, Prysmian inizierà a installare questo tipo di cavo su una distanza di oltre 1.500 km, collegando la Sardegna, la Sicilia e la Campania, nell’Italia continentale. Il cavo funzionerà a 500 kV e avrà una capacità di trasmissione di 1 GW.

La nave Leonardo Da Vinci con cui si è svolto l’attuale test e con la quale verranno effettuate le installazioni di cavi tra le isole italiane dispone di attrezzature che le consentono di posizionare cavi fino a 3.000 metri di profondità.

Questo risultato apre ora un nuovo capitolo di possibilità per i cavi HVDC sottomarini. Una volta che resistono già a 2.150-3.000 metri, è possibile realizzare molti altri collegamenti tra isole e continenti ancora più distanti, compresi cavi multipli tra le regioni settentrionali, meridionali ed equatoriali del pianeta. Tale interconnettività, molto maggiore di prima, consentirebbe alle reti di bilanciare le variazioni nella domanda e nella produzione dei loro sistemi, coprendosi a vicenda e riducendo significativamente la necessità di batterie per lo stoccaggio. Quindi forse raggiungeremo quella visione di tanto tempo fa, quando il mondo diventerà una grande griglia globale, dove la parte che beneficia della luce solare alimenta anche le altre regioni dove è buio, i ruoli che cambiano in modi in cui le aree cicliche e ventose continueranno ad alimentare. quelli dove per il momento manca il vento.

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Nerio Baroffio

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