Lunedì il traffico ferroviario tra la Francia e l’Italia è stato interrotto a causa di un’enorme frana nella valle della Maurienne, che ha causato difficoltà anche alla circolazione stradale, riferisce l’AFP.

Le ferrovie francesi, SNCF, precisano che la chiusura del traffico ferroviario durerà almeno fino a mercoledì.

Domenica, intorno alle 17:15 ora locale, “diversi massi, per un volume di circa 700 m3” sono crollati sullo schermo di protezione installato sulla RD 1006, in un “settore particolarmente monitorato”, spiega in un comunicato la prefettura di Savoia. La frana ha causato la fermata dei treni tra la Francia e l’Italia sulla linea Chambéry-Torino, nonché dei treni TER nella valle della Maurienne, ha precisato la SNCF.

Il ministro dei Trasporti Clément Beaune ha avvertito che il ritorno alla normalità “richiederà diversi giorni”.

“Dopo la massiccia frana di ieri in Maurienne, i nostri servizi pubblici si mobilitano per ripristinare il traffico stradale e ferroviario il più rapidamente possibile. Priorità assoluta per la sicurezza di tutti”, ha scritto il ministro su X (ex Twitter).

Per i treni TER, il capolinea è ora Saint-Jean-de-Maurienne, e per gli autobus TER, l’ultima stazione è Saint-Michel-Valloire.

Via terra, la strada RD 1006 è stata chiusa nella zona franosa, tra l’incrocio RD 1006/RD 215 e l’incrocio di Le Freney.

Anche l’autostrada della Maurienne, A43, è stata chiusa tra le autostrade 29 e 30, in entrambe le direzioni (St-Michel-de-Maurienne e Le Freney), per un periodo indeterminato, “fino a quando i detriti depositati sull’autostrada non saranno stati rimossi in seguito alle frane.

Inoltre, il traforo stradale del Fréjus è chiuso al traffico per tutti i veicoli superiori a 3,5 tonnellate nelle due direzioni Francia-Italia e Italia-Francia. “È quindi consigliabile che i camion e gli autobus utilizzino il tunnel del Monte Bianco o l’autostrada A8”, annuncia la Prefettura.

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