Il Senato ha adottato tacitamente, mercoledì, un disegno di legge dei deputati del PSD, ad integrazione dell’articolo 139 del Codice del lavoro, con il quale l’Epifania e il Santo Profeta Giovanni Battista, celebrati ogni anno il 6 e 7 gennaio, sono dichiarati non lavorativi giorni, annuncia Agerpres.
La nota di tacita adozione della proposta legislativa, il cui termine per discussione e votazione è scaduto il 30 novembre, è stata letta in seduta plenaria dalla presidente ad interim del Senato, Alina Gorghiu, che mercoledì ha presieduto la seduta plenaria.
“In diversi stati europei, ortodossi o cattolici, come Austria, Cipro, Croazia, Finlandia, Grecia, Italia, Polonia, Russia, Slovacchia, Spagna o Svezia, il 6 gennaio è stato indicato come giorno festivo, giorno non lavorativo, proprio per il suo significato religioso. Strettamente connesso con la celebrazione del Battesimo del Signore è l’onore di colui che celebrava il Battesimo del Signore, il Santo Profeta Giovanni Battista, il 7 gennaio di ogni anno Per i cristiani ortodossi che usano il non corretto calendario (cosiddetto antiquato), il 7 gennaio è importante perché in questa data si celebra la Natività del Signore”, argomentano gli iniziatori nella nota esplicativa della proposta legislativa.
I paesi europei in cui il 7 gennaio è un giorno festivo sono Bielorussia, Grecia, Georgia, Moldavia, Russia, Ucraina, Cipro.
La proposta legislativa sarà discussa dalla Camera dei Deputati, l’organo decisionale in questo caso.
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