La prevista riforma delle norme fiscali nell’UE dovrebbe costringere i governi dei paesi fortemente indebitati a ridurre il loro debito di almeno l’1% del PIL ogni anno, secondo un documento delle autorità tedesche visionato da Reuters.
Il documento, preparato per essere presentato nei prossimi mesi nell’ambito delle discussioni del blocco comunitario, prevede che i Paesi con un livello medio di indebitamento riducano il proprio debito di almeno lo 0,5% del Pil ogni anno.
L’UE non ha ancora definito quali paesi saranno classificati come aventi un “alto grado di indebitamento”, ma attualmente il più alto livello di debito pubblico in percentuale del PIL tra gli Stati membri dell’UE si registra in Grecia (178%) e in Italia ( 147%).
Secondo una proposta vista da Reuters, verrebbero mantenuti i limiti esistenti dell’UE del 3% del PIL per il deficit di bilancio e del 60% del PIL per il debito, e i governi più indebitati negozierebbero con la CE percorsi individuali di riduzione del debito, relative alle riforme e agli investimenti.
Dato che il livello del debito di molti Stati membri dell’UE supera il limite del 60% del PIL, essi avranno dai quattro ai sette anni per tornare a una traiettoria discendente, che sarà negoziata con la CE sulla base di analisi di sostenibilità del debito.
Un governo può negoziare più tempo per la riduzione del debito se promette riforme e investimenti che stimolano la crescita o la resilienza, rafforzano le finanze pubbliche o affrontano priorità politiche dell’UE come la transizione digitale e le capacità verdi o di difesa.
Se l’economia affronta shock che vanno oltre il potere dei governi, ci sarà una clausola speciale che consentirà una deviazione temporanea dall’accordo concordato per ridurre il debito, anche se dovrà essere approvata da altri governi.
La Germania e altri Stati membri dell’UE temono che la proposta di negoziare percorsi individuali di alleggerimento del debito conferisca troppo potere politico alla Commissione europea. “La normativa dovrebbe fissare un limite inferiore per la riduzione richiesta del livello del debito pubblico in percentuale del PIL. Come soglia dovrebbe esserci un calo di almeno l’1% del Pil per i Paesi fortemente indebitati e di almeno lo 0,5% del Pil per quelli con un grado medio di indebitamento”, si legge nel documento delle autorità berlinesi.
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