La visita di Wang Yi a Washington, prevista per giovedì e sabato, fa seguito ai molteplici contatti avvenuti negli ultimi mesi tra americani e cinesi nel tentativo di “gestire responsabilmente” le tensioni tra le due superpotenze rivali.
Il riavvicinamento sino-russo, la guerra in Ucraina e, soprattutto, quella tra Israele e il movimento islamico palestinese Hamas dominerebbero le discussioni, in un momento in cui la comunità internazionale teme un’escalation del conflitto, secondo G4media.
A questo proposito, la Cina ha criticato la decisione degli Stati Uniti la scorsa settimana di bloccare una risoluzione dell’ONU che chiedeva una “pausa umanitaria” tra Hamas e Israele. Per Washington, l’incontro con Wang Yi sarà un’occasione per incoraggiare Pechino ad adottare “un approccio più costruttivo” in questi due conflitti e oltre, ha affermato un alto funzionario americano, parlando a condizione di anonimato.
Le relazioni bilaterali hanno molti centri nevralgici. Da Taiwan, che Pechino rivendica come parte del suo territorio, alle attività cinesi nel Mar Cinese Meridionale, come dimostra l’ultimo incidente, quello della collisione tra navi cinesi e filippine che Washington ha fortemente deplorato.
La Cina si è anche avvicinata alla Russia di Vladimir Putin e sta lavorando per espandere la sua influenza in tutto il mondo, compreso il Medio Oriente.
Si tratta di “continuare i nostri sforzi per mantenere aperti i canali di comunicazione” con Pechino e di “gestire responsabilmente la nostra concorrenza”, ha detto ai giornalisti un altro alto funzionario americano annunciando la visita.
Non sono stati forniti dettagli sul suo programma preciso o se Wang Yi sarà ricevuto dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden.
Durante la sua visita a Pechino nel mese di giugno, il segretario di Stato Antony Blinken è stato ricevuto dal presidente cinese, scrive l’AFP.
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