Walter Biot, 56 anni, è stato arrestato nel 2021 mentre consegnava informazioni riservate a un impiegato dell’ambasciata russa in un parcheggio a Roma.

L’Italia ha successivamente espulso due diplomatici russi e ha accusato Biot di aver venduto documenti, compresi documenti riservati della NATO, per 5.000 euro (circa $ 5.280).

L’avvocato del capitano ha detto che Biot non ha consegnato alcun documento riservato e ha annunciato giovedì che farà appello contro il verdetto. Il procuratore militare aveva chiesto l’ergastolo per Biot.

“Biot ha scambiato (informazioni) segretamente ed è stato colto in flagrante”, ha detto giovedì il pubblico ministero. “Ha mostrato un alto grado di slealtà e abilità criminale, ma anche deplorevole avidità”, ha affermato anche il pubblico ministero.

L’anno scorso, un tribunale ha dettagliato alcune delle accuse contro Biot quando ha negato la sua richiesta di rilascio in attesa del processo.

La corte ha affermato che Biot ha fornito al suo contatto russo una scheda di memoria contenente 181 foto di documenti e immagini dal suo computer. La corte ha rilevato che 47 documenti sono stati classificati come “segreti della NATO” e altri 57 sono stati etichettati come “confidenziali della NATO”.

I media italiani hanno riferito che i documenti contenevano informazioni sulla guerra contro i militanti islamisti in Libia e Siria.

I pubblici ministeri hanno affermato che Biot è stato filmato tre volte nel marzo 2021 mentre scattava foto sul suo cellulare di immagini sullo schermo del suo computer desktop.

Al momento del suo arresto, Biot aveva il grado di capitano di fregata, ma lavorava nel dipartimento del Ministero della Difesa incaricato di sviluppare la politica di sicurezza nazionale e di gestire i rapporti con gli alleati dell’Italia.

L’avvocato di Biot ha sostenuto di non avere alcuna motivazione ideologica e di non aver mai consegnato documenti che potessero “mettere in pericolo l’Italia o altri Paesi”.

Foto: EPA

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