Il Ministero degli Affari Esteri (MAE) aveva già reso noto mercoledì 4 ottobre che quattro romeni avevano perso la vita nell’incidente d’autobus avvenuto a Mestre. Il MAE ha precisato che l’identificazione delle vittime “è stata difficile, date le circostanze dell’incidente e la sua gravità”.

Secondo l’elenco pubblicato dalla stampa italiana, nell’incidente è morta la famiglia Ogrezeanu, composta da: Aurora Maria, 8 anni, Georgiana Elena, 13 anni, la madre, Mihaela Loredana, 42 anni, e il padre Mircea Gabriel, 45 anni.

Secondo la Farnesina, l’ambasciata romena a Roma sosterrà il rimpatrio, ma anche il rilascio dei certificati di morte dei quattro rumeni deceduti. L’informazione è stata confermata anche dal primo ministro Marcel Ciolacu, attraverso un messaggio su Facebook.

Anche il presidente Klaus Iohannis ha infatti inviato “le sue condoglianze e molta forza alla famiglia in lutto, in questi tempi difficili”, sulla pagina ufficiale di Facebook.

Oltre ai quattro romeni, nell’incidente sono morti nove cittadini ucraini, tre tedeschi, due portoghesi, un croato, un sudafricano e un italiano – l’autista dell’autobus -, secondo i dati della prefettura di Venezia.

La tragedia avvenuta martedì sera a Mestre ha sconvolto l’Italia. Sulle cause della tragedia gli inquirenti valutano due ipotesi principali: una manovra rischiosa, che ha coinvolto un altro autobus e un vecchio guardrail, oppure che il conducente abbia avuto un malore al volante e abbia perso il controllo del mezzo, secondo l’agenzia italiana. ANSA.

Il momento in cui il pullman è caduto nel vuoto è stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza della zona e pubblicato dalla stampa italiana.

La polizia municipale di Venezia ha riferito che non c’erano segni di frenata sulla strada dove l’autobus è caduto dal cavalcavia, e testimoni hanno detto che il veicolo ha colpito più volte il guardrail prima di attraversarlo e cadere in un vuoto di 30 metri.

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