Lo ha pubblicato l’Istituto per l’Economia e la Pace Indice di pace globale 2018, che classifica i paesi del mondo in base al loro livello di sicurezza. Sono stati analizzati 163 paesi, confrontando criteri quali tassi di criminalità, tensioni politiche e morti derivanti da conflitti interni.
Per l’undicesimo anno consecutivo l’Islanda è il posto più sicuro al mondo. Secondo lo studio, il tasso di criminalità in Islanda è insignificante, con solo 1,8 omicidi all’anno ogni 100.000 abitanti.
Anche Nuova Zelanda, Austria, Portogallo e Danimarca sono in testa alla classifica stilata dall’Institute for Economics and Peace, mentre la Siria resta il Paese meno pacifico del mondo, posizione che occupa da cinque anni. Afghanistan, Sud Sudan, Iraq e Somalia completano la lista dei paesi meno pacifici.
TOP 30 paesi più sicuri
- Islanda
- Nuova Zelanda
- Austria
- Portogallo
- Danimarca
- Canada
- Repubblica Ceca
- Singapore
- Giappone
- Irlanda
- Slovenia
- svizzero
- Australia
- Svezia
- Finlandia
- Norvegia
- Germania
- Ungheria
- Bhutan
- Maurizio
- Belgio
- Slovacchia
- Paesi Bassi
- Romania
- Malaysia
- Bulgaria
- Croazia
- Chile
- Botswana
- Spagna
L’Europa, che rimane il continente più pacifico del mondo, ha visto un calo di tutti gli indici per il terzo anno consecutivo. Inoltre, per la prima volta nella storia dell’indice, un paese dell’Europa occidentale ha registrato uno dei maggiori cali nella classifica: la Spagna è scesa di 10 posizioni fino al 30° posto, una situazione derivante dalle tensioni politiche interne e dal crescente impatto del terrorismo. .
Anche in Europa (Europa dell’Est, ndr) si sono registrati sette degli otto maggiori incrementi nella classifica: Macedonia (FYR), Montenegro, Slovacchia, Albania, Croazia e Romania. Tutti tranne la Romania, hanno visto miglioramenti in termini di sicurezza e protezione. La maggior parte di questi paesi ha mostrato miglioramenti nel livello di terrore politico e di conflitto esterno.
Al contrario, le divisioni politiche hanno eroso la pace nell’Europa occidentale, in particolare a causa del crescente nazionalismo. Hanno perso punti in classifica Spagna, Gran Bretagna, Portogallo, Danimarca, Svizzera, Francia, Italia e Germania.
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