I turisti avrebbero consegnato loro la loro carta, che poi l’avrebbe fatta passare attraverso lo skimmer per copiare e scaricare i dati su una carta falsa.
Secondo i media della Penisola, i criminali hanno collaborato con i server, avendo sempre un piano ben definito. Hanno preso di mira solo turisti facoltosi e vulnerabili che si lasciavano intimidire facilmente e offrivano le loro carte di credito ai camerieri per pagare il conto alla fine del pasto.
Secondo la polizia, i criminali hanno preso di mira principalmente turisti provenienti da America, Asia e Sud America, ritenuti più ingenui e più facili da influenzare. La maggior parte dei ristoranti coinvolti in questo scandalo si trovano in zone centrali di Roma, come Piazza di Spagna, Fontana di Trevi, Pantheon e Monti. I ladri avrebbero aspettato qualche giorno prima di utilizzare le carte rubate, assicurandosi che i turisti tornassero nei loro paesi d’origine e non si rendessero conto della frode prima che fosse troppo tardi.
I server fraudolenti utilizzavano uno skimmer speciale per copiare i codici delle carte ogni volta che venivano utilizzati, quindi scaricavano tali informazioni su una carta falsa. Il denaro così ottenuto è stato utilizzato per acquistare gioielli, vestiti, carburante, tablet, computer e telefoni, secondo Il Messaggero.
La Procura della Repubblica italiana ha chiesto il rinvio a giudizio di 20 persone. La frode totale ammonta a 300.000 euro.
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