I 370 chilometri quadrati del Lago di Garda si sono prosciugati: “La situazione è critica. Non resta che aspettare la pioggia”

Il lago più bello d’Italia si è prosciugato e in alcune zone sono comparse delle isole. Questa primavera ha meno acqua che mai. Essendo il più grande serbatoio di acqua dolce del paese, potrebbe avere gravi conseguenze per l’agricoltura e l’approvvigionamento energetico locali.

Il Lago di Garda, con una superficie di 370 chilometri quadrati, ha raggiunto il suo livello più basso mai registrato. Intere aree si sono trasformate in deserto e l’acqua ha raggiunto un livello di temperatura simile a quello del Mar dei Caraibi.

Giancarlo Fucina naviga da 40 anni sul lago più grande d’Italia con una barca turistica e dice di non averlo mai visto così in primavera. Dove fino ad ora c’era l’acqua, ora la gente cammina verso un’isola.

Giancarlo FUCINA, GUIDA DEL LAGO DI GARDA:L’anno scorso, quando il lago era pieno, l’acqua arrivava dove ora si trova la colonna adulta. La situazione è critica. Tutto quello che possiamo fare è aspettare che piova per un mese e il livello dell’acqua tornerà a salire”.

A causa del basso livello dell’acqua, anche gli affari di Giancarlo vanno male.

Giancarlo FUCINA, GUIDA DEL LAGO DI GARDA:“Almeno il 40% delle persone preferisce camminare e quando arrivo lì, alcuni si stancano e prendono la mia barca”.

Nella parte meridionale del lago, Elaria Ercolani misura quotidianamente il livello dell’acqua del lago. Lavora presso l’ente idrico regionale.

Elaria ERCOLANI, DIPENDENTE PRESSO AZIENDA REGIONALE PER LE ACQUE:Rispetto allo scorso anno, il livello dell’acqua è più basso di 60 centimetri. In questo periodo il livello dell’acqua è a più di un metro e 20 dal livello zero. Quest’anno sono solo 47 centimetri”.

A causa del basso livello dell’acqua, la centrale elettrica situata sul corso del lago ha cessato la sua attività. Anche gli agricoltori sono colpiti, poiché l’acqua del lago viene utilizzata per l’irrigazione. L’Italia, insieme ad altri paesi europei, ha dovuto affrontare una grave siccità lo scorso anno a causa del cambiamento climatico. E poi fiumi importanti, come il Po, che attraversa il centro agricolo e industriale d’Italia, quasi completamente prosciugato. Il caldo invernale, le scarse precipitazioni record e la mancanza di neve hanno lasciato i fiumi, i canali e i laghi europei a livelli allarmanti, con gli esperti che avvertono che la grave siccità dello scorso anno potrebbe ripetersi.

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Mirella Giovinco

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