Ha perso la casa, il lavoro e suo marito è impazzito

Un’infermiera rumena della città italiana di Vibo Valentia, l’omonima provincia situata in Calabria, sta vivendo un vero e proprio incubo in questo periodo.

La donna, come racconta Quotidiano Il Viboneze sul suo sito web, non solo ha perso il lavoro e la casa, ma deve anche affrontare un grave problema di salute mentale per suo marito, anche lui cittadino rumeno.

L’uomo, residente in Italia da 20 anni, ha scatenato il panico tra gli abitanti di Vibo Valentia nei giorni scorsi dopo aver aggredito un uomo, tentato di strangolare la moglie e distrutto un appartamento.

Il marito del portiere rumeno. Fonte foto: ilvibonese.it.

“Mio marito ha bisogno di aiuto”, ha detto l’infermiera rumena alla fonte citata.

Si è quindi rivolta alle autorità locali, chiedendo di ricoverarlo in un ospedale psichiatrico “solo perché non faccia nulla di grave”.

L’incidente ha scatenato una serie di dibattiti all’interno della comunità locale. Molti si chiedono in particolare perché il sindaco della città dove vive il marito della badante, San Costantino Calabro, non prenda la ricetta per le Cure Sanitarie Obbligatorie (TSO).

Grazie a tale ordinanza, il rumeno verrebbe ricoverato al più presto in un ospedale psichiatrico.

A sua discolpa il sindaco Nicola Derito ha osservato: “In realtà quella persona non abita qui da molto tempo”.

Ha aggiunto di aver informato le forze dell’ordine della situazione, ma non può emettere un OST senza la raccomandazione del medico di famiglia o del Dipartimento di salute mentale.

La procedura legale per il TSO richiede l’approvazione di due medici e la convalida finale da parte di un giudice competente.

In attesa dell’intervento dei servizi sanitari, il comune di San Costantino Calabro ha offerto il proprio aiuto alla moglie dell’uomo che si è ritrovato senza casa e senza lavoro.

Ha chiesto aiuto agli assistenti sociali e, con il sostegno del parroco don Oreste Borelli e del sindaco, è stata trovata una soluzione abitativa.

Il sindaco Derito ha sottolineato di aver inviato una segnalazione anche all’Ufficio di salute mentale e ai Carabinieri, evidenziando le difficoltà che sta affrontando questa famiglia.

Il sindaco ha concluso sottolineando il suo impegno per aiutare in un caso umano che richiede una soluzione rapida.

Selene Blasi

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