“Ha parcheggiato, è entrato in casa ed è crollato”. Un rumeno d’Italia è morto improvvisamente all’età di 39 anni e nessuno sa ancora perché

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Un rumeno di 39 anni che lavorava in Italia è morto improvvisamente e la famiglia sta cercando di scoprire cosa sia successo. FOTO: Immagini Profimedia

Un rumeno di 39 anni che lavorava in Italia è morto improvvisamente e la famiglia sta cercando di scoprire cosa sia successo. Sua moglie dice che negli ultimi giorni ha avuto un po’ di febbre e nausea, ma i medici le hanno detto che era solo un problema di acidità.

Cristian faceva il saldatore in un’azienda di kart a Minerbo (provincia di Verona). Ha vissuto in Italia con sua sorella, moglie e tre figli, di 3, 11 e 17 anni, scrive Mattino Padova.

Da qualche giorno aveva una leggera febbre e lamentava una costante sensazione di nausea. Al lavoro, i suoi sintomi sono peggiorati, ha iniziato a sudare e andava spesso in bagno perché si sentiva male, ha detto sua sorella.

Vedendo le sue condizioni, i suoi colleghi lo hanno mandato a casa a riposare.

“Ha avuto il tempo di parcheggiare ed entrare in casa. Poi è crollato a terra”, ha detto la sorella dell’uomo.

La moglie dell’uomo, Ramona, lo ha sentito respirare affannosamente ed è corsa ad aiutarlo. Ha chiamato il 911 e gli è stato detto come dargli il primo soccorso. Era la prima volta che lo faceva. La donna ha eseguito diverse manovre di rianimazione fino all’arrivo di medici e infermieri. Hanno continuato per quasi due ore, ma alla fine Cristian è stato dichiarato morto.

“Era un uomo sanissimo, non aveva mai sofferto di malattie particolari. Tuttavia, da diversi giorni aveva febbre e nausea: era stato dal medico, ma questi sintomi erano stati trattati come problemi di acidità, o legati alla cambio di stagione”, disse la sorella dell’uomo.

Cristian era originario di Târgu Mureș, è arrivato in Italia con tutta la sua famiglia nel 2000. Per qualche tempo ha lavorato come saldatore alla IPKarting di Salizzole, in provincia di Verona: “Con questa azienda ha girato tutto il mondo, che si occupava e, soprattutto, nei circuiti internazionali di karting.Cristian è stato il primo a dire di sì quando gli è stato offerto un viaggio: amava tanto questo lavoro e l’ambiente in cui lavorava”, racconta la sorella.

Editore: G.M

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Mirella Giovinco

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