Gli Stati Uniti bloccherebbero l’ammissione del Kosovo al Consiglio d’Europa

I ministeri degli Esteri di alcuni Stati europei hanno ricevuto una nota dall’ambasciata americana in cui si dice che Washington ritiene che la questione dell’ammissione del Kosovo al Consiglio d’Europa non debba essere messa all’ordine del giorno della giornata del Comitato dei Ministri.

Secondo i media citando fonti diplomatiche, la questione dell’accoglienza del Kosovo nel Consiglio d’Europa non dovrebbe essere discussa fino a quando “il Kosovo non avrà adottato una posizione costruttiva riguardo alla formazione dell’Unione delle comunità serbe (USO) in Kosovo, aprendo così la possibilità di raggiungere un accordo tra Belgrado e Pristina”, scrive la pubblicazione serba Politika.

Ufficiosamente, questa posizione americana sarebbe stata concordata con Italia, Francia e Germania.

D’altra parte, il Dipartimento di Stato americano ha comunicato che gli Stati Uniti non hanno cambiato posizione sulla formazione della ZSO, ma non hanno potuto commentare le informazioni apparse sulla stampa.

La Gran Bretagna, invece, non è d’accordo con una “enclave serba” in Kosovo.

La situazione nei Balcani occidentali e la politica di Londra nei confronti di questa regione sono state discusse nella commissione per gli affari esteri del parlamento britannico. La presidente della Commissione Alicia Kearns ha detto che il governo britannico non sosterrà la formazione di una “enclave serba” in Kosovo e si è detta “preoccupata perché il piano europeo per normalizzare le relazioni tra Serbia e Kosovo potrebbe creare un’enclave serba in Kosovo simile alla Republika Srpska da Bosnia Erzegovina.

“Il governo può confermare che si oppone al nazionalismo nei Balcani? Forse a questo proposito bloccheremo anche l’accesso della Republika Srpska alla Borsa di Londra, poiché queste risorse verrebbero utilizzate solo per finanziare ambizioni e piani secessionisti”, ha detto Kearns, secondo B92.

D’altra parte, l’ex ministro britannico per gli affari europei, Leo Docherty, ha dichiarato di non condividere la sua preoccupazione, perché non potrebbe esserci una “enclave serba” nel nord del Kosovo. “Continueremo a lavorare a stretto contatto con i nostri partner per sostenere la normalizzazione delle relazioni. Abbiamo detto lo stesso a Belgrado ea Pristina”, ha affermato Docherty.

Fonte: RADIO

Tarso Mannarino

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