Gli avvocati di Mario Iorgulescu: è fuggito dalla clinica in Italia il 5 maggio, ma è stato catturato dai carabinieri e ricoverato con la forza

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Foto: @mario_iorgulescu_official/ Instagram

Gli avvocati della famiglia Iorgulescu hanno annunciato lunedì che Mario Iorgulescu, figlio di Gino Iorgulescu (il presidente della Lega di calcio professionistico), è fuggito dalla clinica dove era ricoverato in Italia, ma è stato catturato con l’aiuto dei carabinieri e ricoverato con la forza in un’altra clinica

Lunedì, presso la Corte d’appello di Bucarest, è stata fissata la prima udienza del caso in cui Mario Iorgulescu è stato condannato in primo grado a 15 anni e otto mesi di reclusione con esecuzione per omicidio e guida di un veicolo in stato di ebbrezza. e stupefacenti (cocaina), in relazione all’incidente stradale da lui causato nel 2019, che ha provocato la morte di un uomo.

Il processo si è svolto alla presenza di due avvocati che rappresentavano Gino Iorgulescu, padre e tutore di Mario.

Gli avvocati hanno chiesto al tribunale di tenere il processo a porte chiuse, senza la presenza dei media, e di rinviare il procedimento, per dare a Gino Iorgulescu la possibilità di essere presente in aula.

Poco fa, uno degli avvocati ha annunciato che, il 5 maggio, Mario Iorgulescu era uscito dalla clinica dove era stato ricoverato, senza l’autorizzazione dei medici italiani, ma era stato arrestato con l’aiuto dei carabinieri e ricoverato forzatamente in un’altra clinica per la cura.

Il processo è stato aggiornato al 26 giugno.

Come è avvenuto l’incidente

La sera dell’8 settembre 2019, Mario Iorgulescu ha partecipato a una festa organizzata dalla famiglia di un amico nel villaggio di Gulia, comune di Tărtăşeşti, dove ha consumato alcolici. Ad un certo punto, ha scoperto che la sua ex ragazza, con la quale aveva appena rotto, era in un club di Herăstrău Park. Testimoni raccontano che litigava costantemente al telefono con la sua ex fidanzata, era nervoso e urlava, ma aveva promesso al conduttore che non avrebbe guidato nelle sue condizioni.

A fine serata, intorno alle 2:50, in preda alla gelosia e in uno stato di rabbia, con un tasso alcolemico di 1,96 g/l ed essendo sotto l’effetto di cocaina, è salito sulla sua auto, un Modello Aston Martin DBS e partenza per la capitale.

È entrato a Bucarest attraverso Chitila, guidando a velocità comprese tra 140 km/h e 164 km/h (momenti catturati dalle videocamere lungo il percorso), all’incrocio tra l’autostrada Chitilei e via Teodor Neagoe, è entrato nel semaforo rosso a un velocità elevata di 145 km/h, dopodiché ha accelerato fino a 162 km/h quando ha sorpassato un altro veicolo che viaggiava a bassa velocità in corsia I. Quindi ha guidato l’auto su un marciapiede, premendo il pedale alla massima accelerazione, è entrato nella corsia opposta direzione, dove si è scontrato frontalmente, alla velocità di 143 km/h, con un’auto guidata da un uomo, morto sul colpo.

Pochi giorni dopo l’incidente, Mario Iorgulescu è stato trasferito dalla famiglia in Italia, su un aereo privato, e ricoverato in una clinica.

Editore: M.V

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Attilio Trevisan

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