La salute dell’ex presidente emerito della Repubblica italiana, che il 29 giugno scorso ha festeggiato il suo 98esimo compleanno, è in condizioni molto gravi.
Lo stato di salute dell’ex capo dello Stato Giorgio Napolitano è diventato critico negli ultimi tempi e, nelle ultime ore, la sua evoluzione sembra essere diventata ancora più complicata.
Il 21 maggio 2022 Giorgio Napolitano è stato sottoposto a un intervento chirurgico all’addome ed è stato ricoverato per nove giorni all’Ospedale Spallanzani di Roma.
Giorgio Napolitano è gravemente malato
Il recupero postoperatorio è stato normale. Giuseppe Maria Ettorre, specialista in chirurgia oncologica e trapianto di fegato, che ha guidato l’intervento, ha osservato che Napolitano “ha la forza e il coraggio da vendere”. L’operazione è durata circa due ore.
Nel 2018, inoltre, dopo aver accusato un malore improvviso, l’ex presidente della Repubblica è stato ricoverato all’ospedale “San Camillo”. Lì è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico all’aorta.
Giorgio Napolitano è entrato nella storia come il primo Presidente della Repubblica Italiana eletto due volte. Un precedente successivo ripreso da Sergio Mattarella.
Il suo primo mandato è iniziato il 10 maggio 2006 e il secondo mandato il 20 aprile 2013. Si è dimesso dall’incarico il 14 gennaio 2015.
La sua rielezione non è stata una decisione immediata. Durante la votazione al Palazzo di Montecitorio furono proposti e poi respinti candidati come Franco Marini e Romano Prodi. Al loro posto il Movimento Cinque Stelle (M5S) ha proposto la candidatura di Stefano Rodotà.
Napolitano si è dimesso da presidente
Nel suo discorso di fine anno 2015, il presidente italiano Giorgio Napolitano, allora 89enne, annunciò le sue dimissioni. Giustifica questa decisione con la sua età avanzata e chiede il proseguimento delle riforme.
“Colgo l’occasione per annunciare le mie dimissioni, dovute alla mia età avanzata; Non posso più ignorare i segni della perdita di peso.
L’età avanzata mostra i suoi effetti – limiti e difficoltà – sui compiti assegnati a un capo di Stato. Le riforme devono essere portate avanti e l’elezione del futuro presidente italiano è una prova di maturità per la classe politica.» disse Napolitano.
Nato a Napoli, si dice che abbia partecipato al movimento di resistenza in Italia durante l’occupazione tedesca. Diresse una rivista e pubblicò testi di Karl Marx. Il tutto mascherato da editoriali scritti da giovani autori.
Iniziò la sua carriera politica nell’ormai defunto Partito Comunista Italiano. Secondo il quotidiano La Stampa è stato definito “il meno comunista che il partito abbia mai avuto”.
Da sempre appassionato di riforme, fu uno dei principali artefici della trasformazione del partito in movimento socialdemocratico. Ha cercato il dialogo con i socialisti italiani ed europei per porre fine all’isolamento del suo partito e sostenere l’integrazione europea.
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