Rivolgendosi al Senato per informare sulla posizione dell’Italia al Consiglio europeo – che si aprirà giovedì e che si concentrerà soprattutto sul conflitto in Israele – dopo che il suo governo ha deciso di sospendere l’applicazione delle disposizioni di Schengen e ripristinare le frontiere controlli con la Slovenia, con la motivazione che i terroristi potrebbero sfruttare la rotta migratoria dai Balcani, Meloni ha avvertito che esiste il “rischio evidente” che lo spazio Schengen “si sfaldi”.
“È un rischio evidente e una preoccupazione che condividiamo. Ma soprattutto, l’unico modo per evitare questa deriva è lavorare per difendere le frontiere esterne dell’Unione”, ha sottolineato.
Secondo il capo del governo italiano, gli ultimi Consigli europei hanno cambiato la prospettiva sulle migrazioni e “non si tende più a trasferire il peso di questa enorme responsabilità sugli Stati in prima linea come l’Italia” e, peraltro, è stato pienamente ha riconosciuto che “l’unica risposta possibile è la difesa delle frontiere esterne”.
“Niente più porte aperte e ridistribuzione, solo protezione delle frontiere esterne, lotta feroce contro la tratta di esseri umani, accordi con paesi terzi, percorsi legali per i rifugiati e quote di immigrati legali compatibili con le esigenze del nostro sistema economico”, ha sottolineato.
L’Italia ha sospeso l’area Schengen e ripristinato i controlli alle frontiere con la Slovenia in seguito allo scoppio della guerra tra Hamas e Israele e ai recenti attacchi terroristici in Francia e Belgio.
Nel suo intervento la Meloni ha espresso la sua preoccupazione per i cosiddetti “lupi solitari, che uccidono persone innocenti in nome di Dio” e per questo, ha spiegato, è necessario “alzare la guardia” in termini di sicurezza.
Il primo ministro italiano ha affermato che potrebbe esserci un nesso tra terrorismo e immigrazione clandestina e che “coloro che finora, per riflessi ideologici, si sono accontentati di respingere questo possibile nesso si sbagliavano”.
Anche diversi altri paesi dell’UE hanno reintrodotto i controlli ad alcune frontiere.
“I servizi di intelligence hanno confermato che i maggiori rischi (di sicurezza) per noi possono provenire dalla rotta balcanica (verso l’Ue)”, ha detto Meloni, spiegando che per questo motivo il governo ha agito rapidamente, sospendendo le disposizioni del Trattato di Schengen e ristabilendo i controlli con la Slovenia.
Il primo ministro italiano ha anche affermato che il capo dell’esecutivo europeo, Ursula von der Leyen, ha inviato una lettera al Consiglio in cui annuncia nuove misure per rafforzare il quadro giuridico e le politiche europee per combattere la tratta di esseri umani. “Si tratta di un impegno importante che siamo pronti a sostenere”, ha affermato Meloni.
Il ministro dell’Interno italiano, Matteo Piantedosi, non ha escluso che questi controlli alla frontiera con la Slovenia possano durare tutto l’inverno.
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