Funzionario italiano dichiarato colpevole di corruzione in un caso avviato dalla Procura europea / Più di 500.000 euro sono stati confiscati

Un giudice del tribunale di Brescia ha condannato un pubblico ufficiale per corruzione, in un procedimento avviato dalla Procura europea, si legge in un comunicato dell’istituzione.

Il funzionario è stato accusato di aver accettato una tangente di 50.000 euro da un imprenditore nel tentativo di attenuare o escludere le responsabilità dell’imprenditore e dei suoi familiari di un’indagine penale.

Il funzionario era un agente di polizia della Guardia di Finanza e membro chiave della squadra che indaga sulle frodi Iva su vasta scala, coordinata anche dalla Procura europea di Milano, in cui l’imprenditore e i suoi familiari erano coinvolti sospetti. L’indagine sulla corruzione ha rivelato che il funzionario non ha fornito ai pubblici ministeri prove e informazioni pertinenti contro questi sospetti. L’indagine sulla frode IVA su larga scala da parte della Procura europea è ancora in corso.

Il giudice ha condannato l’imputato a 5 anni di reclusione – tenuto conto di una riduzione di pena di un terzo, perché ha optato per un procedimento accelerato. Il giudice ha inoltre disposto la confisca di 50.000 euro di provento di reato e la confisca allargata di ulteriori beni – ritenuti derivanti dalla condotta criminosa – per un valore di 473.775 euro, dopo aver ritenuto che l’imputato non avesse potuto giustificare la legittima provenienza di tali beni , il cui valore era sproporzionato rispetto al suo reddito legale e alle sue dichiarazioni dei redditi.

Tarso Mannarino

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