Fugatti mette in crisi i rapporti della Lega-Fratelli d’Italia in altre regioni, Urzì: “Gliassessori nominati a loro insaputa. Patto su vicepresidenza non rispetetto”

TRENTA. Il sistema audio agita tra Allegare e Fratelli d’Italia è a Problemi del trentino E presto l’esplosione del livello nazionale con frittelle e rischi spaziali in questi territori arrivati ​​al 2024 fino al 2024 elezioni regionali.

Io schiaffo di Maurizio Fugatti i Fratelli d’Italia comprendono lo squadrone del governo per il suo suo bis ha alzato la tensionense tanto a Trentacon l’Aventino della compagine meloniana assente alla prima rioneno di Giunta provinciale, quanti a Roma. Durante la presa di posizione del ministro Lollobrigida.

L’epicentro del dissidio è Trento, sul motoland, che si diffuse più o meno velocemente nel territorio Sardegna, Basilicata e Abruzzo con l’appoggio di Talbacano e gli schemi che arrivano da Messi in discussione. La coalizione del centro potrebbe essere arrabbiata.

Un muro contro muro perché il partito di Giorgia Meloni ipoteca il mancato sostegno alla candidatura di Cristiano Solinas in Sardegna mentre la Lega menaccia la corsa è solitaria in Basilicata e Abruzzo. Se un giorno in Piemonte si voterà per l’evoluzione della parte strategica trentennale non si risolverà la questione aperta di Fugatti, ma è complicata e il centro città è in forte espansione.

I Meloniani rimasero messi nell’angolo di Piazza Dante, emarginati e imitati dalla tradizione di che tipo raggiunto nell’estate tra Lega, Fdi e Forza Italia con personalità come i leader nazionali. Il governatore per ora non è composto e non sempre è intervenuto mentre i valutatori si aspettavano che Fugatti riuscisse a risolvere la questione. Non posso prendere in considerazione l’equazione VP o il dovuto valutatore. Non era quell’accordo.

“Il gruppo sostiene l’unità totale – ha commentato Alessandro Urzi, commissario provinciale di Fratelli d’Italia – è scritta la mia decisione sulla Provincia dell’interlocutore. L’accordo è chiaro tra il voto e l’interpretazione che può riguardare un risultato non dissenziente. NONè un Vezzo“Se si vuole rispondere alle domande dei leader e della direzione centrale, la nostra forza politica ha accettato l’elezione di Victoria e l’aumento del 40% per ottenere il bonus maggiore”.

Mesi di tensione con il bottaggio Fugatti-Gerosa alla guida della coalizione, poi è scoppiata la pace a luglio. Il governatore uscente è ancora il leader del centrodestra, ma è certo di avere l’ex numero uno dell’Itea come vicepresidente della provincia in caso di vittoria.

Le altre decisioni riguardanti il ​​patrimonio spettano alla Presidenza dello Stato sulla base del risultato elettorale ottenuto dai singoli partitiHo un comunicato stampa in cui presenta la vicepresidenza della Giunta provinciale sarebe spettata a Francesca Gerosa.

Le posizioni di alcuni punti programmatici restano divergenti ma la vita è chiara. Tutti i leghisti (13%) hanno ottenuto un risultato più favorevole a Fratelli d’Italia (22%), dopo essere stati messi in coalizione con la lista del presidente Fugatti (10%).

Un risultato che abbrevi può aprire una nuova scena nel reporting. Il mio così non è ancora stato. “Abbiamo trovato un punto di equilibrio, un’intesa chiara e coerente”, sottolinea Urzì. “All’indomani della vittoria è stato inconceibile vista la messa discussa della vicepresidenza”.

Il vicepresidente è il nocciolo dell’accordo il mio no è l’unico punto di disaccordo. «La composizione va calcolata sugli obiettivi e sul risultato delle forze politiche: la Lega ha cinque rappresentanti, mantenendo lo stesso peso e questo deve essere uguale».

E il delegato deve anche seguire un incarico di qualche tipo. “Questo è lo stato della conversazione ed è più che nullo. Non c’era condivisione. I valutatori sono stati nominati praticamente di propria iniziativa, se siete venuti a conoscenza dei ruoli dalla stampa e le nostre richieste non sono state prese in considerazione.

Nel corso del convegno, Fugatti ha spiegato che le delegate”non sono scolpite nella rocciama qualche novità ci sarà”. Una scelta che difficilmente convince il commissario provinciale di Fratelli d’Italia. “Serve chiarezza e coerenza, anche amministrativa. Meglio suddividere le competenze nel modo più ottimale possibile“.

Da qui la decisione, per il momento, di rinunciare alla parte Giunta e proseguire con quella del Maggiore. La prossima scadenza è venerdì con il responso sulle missioni di Zanotelli assumendo l’incarico di valutatore tecnico e’elezione del presidente del consiglio provinciale. Un banco di prova anche sull’azienda Fratelli d’Italia.

Nelle scorse ore si è è parlato di ultimatumuna giornata importante per il commissario provinciale smorza e toni non presenti ci sia ovviamente un accesso alla tensione. “He concetto è stato forzato. Non ho usato que la parola. Si troverà una soluzione“, anche per garantire più equilibrio nella scelta e nella centralità che Fratelli d’Italia pongono per il buon governo del territorio, riteniamo che il primo bene sia il futuro della comunità trentenne”, conclude Urzì.

Attilio Trevisan

"Appassionato sostenitore di Internet. Appassionato di musica pluripremiato. Fanatico del caffè. Studioso di social media per tutta la vita."

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *