Francia: continua la politica di respingimento e migranti alla frontiera con l’Italia, la denuncia di attivisti e ong


ROMA – Un bellissimo mese di settembre Corte di giustizia europea Si ribadisce che i rispondenti sono vietati. I Paesi europei, compresa la Francia – ha scritto alla Corte – hanno tutto il diritto di effettuare controlli alle frontiere, ma non possono impedire a tutte le persone in movimento di chiedere asilo e devono sempre garantire che abbiano accesso all’assistenza legale. Si ricorda che, nel periodo compreso dal primo giorno del 15 gennaio 2023, sono state 13.395 le persone oggetto di respingimenti o fermo alla frontiera italo-francese, con un incremento del 30% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Controllo la Francia al confine. La Francia dispone di controlli specifici alle frontiere interne dal 2015. Tutti i treni che attraversano la città costiera di Mentone nelle Alpi Marittime vengono ispezionati, così come le aree di confine, comprese le Alpi stesse. Gli attivisti e le ONG che operano nel territorio, tra cui Medici Senza Frontiereriferendosi agli anni in cui a Parigi si ricorre ai controlli alle frontiere per respingere sistematicamente i migranti che tentano di entrare nel territorio, impedendo loro di chiedere asilo, in palese violazione del diritto internazionale.

Lampedusa La decisione del Tribunale è arrivato in un momento in cui l’attenzione è focalizzata sul crescente numero di arrivi a Lampedusa e quindi sul rischio che molti profughi cerchino di attraversare l’Italia ed entrare in Francia per chiedere asilo. Il ministro degli Interni francese, Gérald Darmanin, ha annunciato il 19 settembre l’arresto di duecento agenti di polizia in Italia. La Francia non accetterà i migranti provenienti da Lampedusa – ha detto Darmanin – Sono disponibile ad aiutare l’Italia nell’organizzazione del rimpatrio. Ed è anche che la persona incaricata del manicomio, nonostante sia perseguitata sessualmente, politicamente, religiosamente, e che ama la Francia, come altri paesi europei, lo accetta. Ma ho anche chiarito che la maggior parte dei nuovi arrivati ​​non erano afgani o siriani, con l’intenzione di dire che non sono le persone che hanno superato la guerra o gli abusi. Per allentare le tensioni in corso tra Italia e Francia che hanno scatenato la migrazione, il presidente francese Macron, durante la sua visita a Roma per i funerali di Giorgio Napolitano, ha affermato che il suo Paese non permetterà agli italiani di gestire da soli la crisi migratoria nel Mediterraneo centrale.

Frontiere. Nonostante il loro rifiuto, il numero di migranti che tentano di attraversare le Alpi italiane per raggiungere la Francia o il Regno Unito non diminuisce. secondo Utopia 56, un’organizzazione umanitaria francese che aiuta le persone in strada, in un mese, è morta tra i migranti confinati a Calais e Dunkerque. L’ultima vittima è una donna eritrea di 24 anni trovata morta a Calais il 26 settembre. Nel frattempo, sei donne provenienti dall’Iraq e dal Vietnam sono state trovate nel retro di un camion frigorifero, congelate per ore a una temperatura di 6°C. I sei profughi sono stati prima posti in detenzione amministrativa per ingresso irregolare nel territorio, poi il 28 settembre un giudice di Villefranche-sur-Saône li ha rilasciati stabilendo che quattro di loro devono lasciare il territorio francese per 30 giorni mentre gli altri a causa delle loro condizioni permesso di rimanere e presentare l’asilo più ricco.




Attilio Trevisan

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