Si tratta della seconda conferma della classifica italiana. Dopo S&P, anche Fitch ha ribadito il suo giudizio, lasciandolo invariato a BBB con outlook stabile.
L’economia italiana è ampia e sufficientemente diversificata, ma il debito italiano rimane elevato, la politica fiscale mostra segni di allentamento dopo la pandemia e i suoi rendimenti sono aumentati. Il governo Meloni dimostra una posizione migliore rispetto ai precedenti, ma in questo caso non ha ombre: l’esecutivo deve infatti affrontare “notevoli pressioni politiche per mantenere gli impegni elettorali”, osserva Fitch, e ciò è dovuto alla prospettiva di un maggiore consolidamento , “come dimostra il piano pensionistico della coalizione”.
Con la decisione del Parlamento, l’Italia ha annunciato una conferma, nell’attestazione dell’ultima volta, fondamentale, della decisione che arriverà in questi giorni da parte di Moody’s. Permane ancora una volta una certa incertezza sul piano macroeconomico, il settore non appare roseo: la produzione del settore si è fermata, ha un suo vanto e una sua reciproca stabilità e il debito pubblico fa rima per l’Italia un “cast di vulnerabilità” ”. – secondo il direttore generale di Bankitalia, Luigi Federico Signorini, “della nostra economia” conoscerà nei prossimi anni un “unico marginale” calo.
L’Istat parla di “prospettive incerte”. Prestiti e prestiti – spiega Bankitalia – continuano ad andare bene per famiglie (-0,9%) e imprese (-6,7%). Gli artigiani del Cna sono molto preoccupati di estendere il proprio credito. Per quanto riguarda la produzione industriale, i dati non sono doppi: crescita zero a settembre in agosto e -2% a settembre 2022 e nella media del terzo trimestre il livello della produzione aumenta puntualmente: 0,2% rispetto ai tre mesi precedenti. Tra i loro consumi attuali e quelli degli uomini figurano: l’indice di consumo mensile di beni di consumo (-2,2%). In termini tendenziali, l’indice si è attestato al 6,5% per la produzione di beni di consumo.
Tutto indica quindi un brusco stop: “le prospettive economiche internazionali restano molto incerte, condizionate dall’accumularsi di tensioni geopolitiche e da condizioni finanziarie sfavorevoli per famiglie e imprese”, spiega all’Istat, ricordando che “Nel mese di ottobre l’economia familiare e imprenditoriale ha continuato a crescere, suggerendo che l’economia italiana potrebbe rallentare nei prossimi mesi.”
Famiglie e imprese fanno fatica anche a ottenere un mutuo o un prestito per conto proprio: a settembre i prestiti al settore privato – cosiddetta Bankitalia – sono diminuiti del 3,6% in dodici mesi (-3,4 mesi precedenti). Pago la tua famiglia dello 0,9 per cento al mese (-0,6 nel mese precedente) mentre quelli di tutte le società non finanziarie si riducono del 6,7 per cento (-6,2 nel mese precedente). Unica, piccolissima, consolazione la micro-limatura dei tassi di interesse sui mutui alle family che, comprensivi delle spese accessorie (Taeg), e si collocano al 4,65% (4,67 ad agosto). Non consideriamo nemmeno – spiega il Codacons – che oggi un prestito variabile costerà fino a +4.400 euro nel 2021″. Inoltre, la tensione continua a spingere i titoli di Stato. Non a caso nell’asta di Btp l’ordinanza è forte (9 miliardi di dollari) i loro rendimenti sono elevati ma restano comunque su livelli elevati (che da 30 anni è signore del 5,05%).
“Appassionato sostenitore di Internet. Appassionato di musica pluripremiato. Fanatico del caffè. Studioso di social media per tutta la vita.”