Fino a 50 persone scomparse in un naufragio con migranti al largo della Grecia – 10.08.2022

Le autorità portuali greche stanno cercando circa 50 persone scomparse dopo l’affondamento della nave in cui si trovavano nel Mar Egeo sudorientale, un nuovo dramma migratorio nel Mediterraneo orientale, riferisce oggi Agerpres.

“Secondo le dichiarazioni delle 29 persone soccorse, c’erano 80 persone sulla nave, quindi ne mancano fino a 50”, ha detto oggi a France Presse un funzionario dell’ufficio della guardia costiera.

L’operazione di salvataggio è stata ordinata all’alba di oggi dal ministro della Marina mercantile, Yannis Plakiotakis, dopo essere stato informato dell’affondamento di questa nave che trasportava migranti in pericolo al largo delle isole di Karpathos e Rodi nel Mar Egeo, secondo una dichiarazione della Guardia Costiera.

La nave sembra aver salpato l’ancora nella città turca di Antalya, situata sulle vicine coste turche, con destinazione l’Italia, secondo le prime informazioni della guardia costiera.

Quattro navi in ​​navigazione nella zona dell’affondamento, due motovedette della guardia costiera e un elicottero dell’Aeronautica Militare greca stanno aiutando a cercare i dispersi.

Hanno dovuto affrontare forti raffiche di vento con velocità comprese tra 40 e 50 km/h, ha detto alla radio Skai il portavoce della guardia costiera Nikos Kokalas, sottolineando che “molti naufraghi non indossavano giubbotti di sicurezza”.

La pericolosa traversata di poche miglia nautiche tra le isole greche e le coste turche nel Mar Egeo, situato nel Mediterraneo orientale, costa la vita a molti migranti e rifugiati che cercano di raggiungere l’Europa a bordo di imbarcazioni improvvisate per sfuggire alla guerra e per miseria.

Da gennaio 2022, 64 persone sono morte nel Mediterraneo orientale e 111 hanno perso la vita nel 2021, secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM).

L’ultimo naufragio nel Mar Egeo è avvenuto il 19 giugno: otto persone sono morte al largo dell’isola di Mykonos, mentre 108 persone sono state soccorse dalla guardia costiera ellenica, secondo l’Oim.

Il numero di arrivi di migranti e rifugiati in Grecia, per lo più dalla Turchia, è aumentato quest’anno, secondo le autorità greche.

Atene accusa Ankara di chiudere un occhio sulle pratiche dei trafficanti e di far entrare migranti in Grecia, il che viola un accordo del marzo 2016 che prevede uno sforzo da parte della Turchia per limitare il numero di migranti che lasciano il suo territorio in cambio di aiuti finanziari europei. La Turchia nega queste accuse.

La Grecia è alternativamente criticata dalle ONG e dai media per le sue responsabilità nel respingimento illegale dei migranti alle frontiere marittime e terrestri. Il governo conservatore greco afferma di essersi sempre rifiutato di fare tali rifiuti.

A fine giugno, il commissario europeo per gli Affari interni, Ylva Johansson, ha invitato le autorità di Atene a fermare le “espulsioni violente e illegali” dei migranti.

Tarso Mannarino

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