Ex primo ministro sotto processo per frode ai fondi europei


Un processo contro l’ex primo ministro ceco Andrej Babis per presunto coinvolgimento nella frode delle sovvenzioni dell’UE è iniziato lunedì in un tribunale di Praga, riferiscono Reuters e AFP.

Babis, uomo d’affari miliardario, è stato incriminato a marzo per aver “aiutato” nel 2007 a rimuovere l’azienda agricola “Nido di cicogna” dalla sua holding Agrofert (insieme ad aziende del settore alimentare, della chimica e dei media) al fine di ottenere due sussidi europei di milioni di euro riservati alle PMI.

Primo ministro dal 2017 al 2021, Andrej Babis ha negato qualsiasi atto illegale, definendo il processo “politico”, in vista delle elezioni presidenziali del prossimo anno in cui dovrebbe candidarsi.

Il politico 68enne – n. 5 nella lista dei cechi più ricchi, secondo la rivista Forbes – appare come imputato in questo processo con la sua ex assistente Jana Nagyova.

L’udienza ha suscitato un notevole interesse pubblico e i rappresentanti dei media si sono riuniti in attesa dell’arrivo di Babis al tribunale cittadino nella capitale ceca lunedì mattina.

Dall’altro lato della strada, i suoi oppositori hanno simulato una cella di prigione, in cui c’era un manifestante con in mano una foto dell’ex capo del governo.

Babis è il presidente del movimento di opposizione centrista populista ANO, che ha perso di poco le elezioni parlamentari dello scorso anno a causa di una coalizione di partiti di centrodestra, guidata dall’attuale primo ministro Petr Fiala.

Tuttavia, ANO guida ancora i sondaggi d’opinione, con il 30,5% di sostegno, in un sondaggio dell’Istituto Kantar per la televisione ceca, pubblicato domenica.

Il Partito Democratico Civico di destra di Fiala è al secondo posto con il 19,5% di sostegno, mentre il governo combatte l’aumento dell’inflazione dovuto all’aumento dei prezzi dell’energia in seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.

Andrej Babis – accusato anche di essere un agente della polizia segreta comunista negli anni ’80 – è un membro del parlamento ceco, ma la sua immunità è stata revocata a marzo, aprendo la strada alla sua incriminazione.

Tarso Mannarino

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