Ex-poliziotto rumeno ricercato in tutta Italia terrorizza la sua ex ragazza e le manda un messaggio D

L’ultimo dei messaggi, l’8 marzo, Giornata internazionale della donna. E così sono passati altri 365 giorni da incubo per il rumeno. Infatti, l’8 marzo dello scorso anno, il suo ex fidanzato è entrato in casa sua armato di coltello ed è stato arrestato dopo essere fuggito per diversi chilometri a piedi.

Ieri ha inviato un altro messaggio intimidatorio al giovane barista. Questo dopo che il suo ex fidanzato ha dato fuoco alla sua auto, ha minacciato di bagnarla con l’acido e ha mandato a casa una borsa contenente i vestiti della ragazza e diversi coltelli.

Una situazione dalla quale la donna romena cerca di difendersi per vie legali, denunciando l’uomo violento e lanciando un appello disperato alle autorità: “Arrestatelo o uccidetemi”.

Ora la nuova promessa di vendetta, accompagnata da un dettaglio minaccioso: “Ti ho visto nel parco. Verrò da te quando meno te lo aspetti!” è il messaggio ricevuto l’8 marzo.

“Mi spiano e ho paura che mi uccidano”, dice la madre di 32 anni. Così ieri mattina si è recata in Questura per sporgere denuncia per molestie e minacce, allegando alle sue deposizioni screenshot dei messaggi ricevuti dal suo persecutore.

Finora ha perso il conto delle volte in cui ha denunciato Ionuț Daniel Neculae, 36 anni, suo connazionale ed ex poliziotto. È ancora in fuga. La polizia lo sta cercando. “Ogni notte una pattuglia passa davanti alla casa, ma io non resto qui tutta la notte, e ho paura che prima o poi realizzerà le sue intenzioni”, ha detto la donna inorridita.

“Temo per me e per mio figlio. Non saremo mai al sicuro finché non lo fermeranno.” Ma il rumeno non si trova da nessuna parte. Anche lui è ricercato in campagna, dove deve scontare una pena.

“Sto tornando. Mi sono tagliato i capelli in modo che la polizia non mi riconoscesse”, gli ha scritto il 36enne una settimana fa. “Cos’altro dovrebbe succedere?” chiede il rumeno, inorridito.

La notte del 15 febbraio la Citroën C3 che aveva appena acquistato è stata data alle fiamme nei pressi dello stadio Tenni, dietro il palazzo dove la donna vive con la figlia. L’intero condominio è stato evacuato nel cuore della notte.

“Era lui, il giorno prima mi aveva scritto.” La donna non ha dubbi sull’aggressore. Il giorno prima aveva ricevuto un altro messaggio: “O si vive insieme o si muore insieme. Scegli come vuoi morire, o ti getto addosso dell’acido in modo che nessuno ti guardi, o ti do fuoco alla macchina”.

Il suo avvocato Aldo Pardo aveva chiesto alla Procura di Treviso di arrestare il 36enne e applicare una misura preventiva, accusando l’autorità giudiziaria di non aver fatto abbastanza per tutelare la vittima. Non si è fatta attendere la replica del pm Marco Martani, che ha lasciato intendere che i provvedimenti sono già stati presi: “Stiamo seguendo la vicenda con la massima attenzione”, ha assicurato il capo della procura.

Ma l’ex poliziotto non sembra affatto preoccupato delle possibili conseguenze, anzi. Continua a terrorizzare la sua ex ragazza con messaggi e minacce, sperando di farla tornare da lui.

Non solo: il 36enne prende in giro la polizia, convinto di poter scappare. Intanto gli inquirenti stanno cercando di rintracciarlo, visto che oltre ad essere indagato per molestie, è anche il sospettato numero uno dell’incendio doloso del 15 febbraio.


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Serena Megna

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