Entrò il boss mafioso Messina Denaro, catturato a gennaio

Matteo Messina Denaro, a lungo considerato il boss mafioso italiano più ricercato al mondo prima di essere catturato a gennaio dopo una perquisizione durata 30 anni, è entrato venerdì in coma irreversibile, ha riferito l’agenzia di stampa ANSA, citata dalla DPA.

Soffre di cancro al colon e i suoi medici hanno annunciato che Messina Denaro non potrà riprendersi da questa malattia. Su sua richiesta, le apparecchiature di supporto vitale sono state disconnesse, hanno detto i medici dell’ospedale dell’Aquila, una città dell’Italia centrale.

Agli inizi di agosto il mafioso, 61 anni, è stato sottoposto a un intervento chirurgico intestinale presso l’ospedale San Salvatore dell’Aquila. Nonostante l’intervento sia riuscito, il cancro in stadio avanzato ha causato un peggioramento irreversibile del suo stato di salute, riferiscono diverse fonti citate dall’ANSA.

Venerdì Messina Denaro soffriva di continue emorragie e poco dopo, secondo l’ANSA, è entrato in coma irreversibile.

Messina Denaro, il leader condannato della mafia siciliana Cosa Nostra, è stato arrestato dalla polizia nel gennaio 2023 dopo una caccia all’uomo durata 30 anni.

Il mafioso, da tempo considerato il latitante più ricercato d’Italia, è stato catturato da un’unità speciale della polizia in una clinica oncologica di Palermo, dove stava ricevendo cure mediche sotto falso nome.

Messina Denaro è stato condannato in contumacia all’ergastolo per il suo ruolo in una serie di sanguinosi omicidi e autobombe in Italia. Tra gli altri crimini, fu accusato di aver piazzato un’autobomba nel 1992, un incidente che uccise, tra le altre vittime, due dei massimi procuratori antimafia italiani dell’epoca, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Messina Denaro era considerato uno stretto confidente degli ex boss mafiosi Bernardo Provenzano e Salvatore “Totò” Riina.

Selene Blasi

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