La coalizione di centrodestra (composta da quattro formazioni politiche) risulterebbe in testa, con il 33-36% dei voti, mentre il Movimento 5 Stelle populista (M5S), diventerebbe il partito di punta del Paese, ottenendo tra il 29% e Elettori 32% – con soddisfazione del deputato Alessandro di Battista: “Se questi dati saranno confermati, sarà una vittoria per il Movimento 5 Stelle e dimostra che tutti gli altri poteri politici dovranno venire a parlare, negoziare con noi usando i nostri metodi di trasparenza, correttezza, credibilità, basati su proposte e soluzioni che vogliamo garantire a questo Paese e che accadrà nei giorni e nelle settimane a venire“.
Il Pd di centrosinistra di Matteo Renzi ha ottenuto tra il 20,5 e il 23,5% dei voti. Tra le coalizioni, nel centrodestra che occupa il primo posto, la competizione tra le due formazioni – Forza Italia di Silvio Berlusconi e Lega Nord di Matteo Salvini – è ancora incerta. Poi arriva Fratelli d’Italia – che avrebbe ottenuto tra il 4 e il 6% dei voti. La coalizione di centrosinistra dovrebbe ottenere tra il 25 e il 28% dei voti, mentre la lista Plus Europe di Emma Bonino potrebbe superare il 3%, con circa il 5% dei voti.
Il quadro politico, come previsto, resta incerto. Nessuna coalizione ha potuto varcare la soglia dei 40 membri e non ci sarà maggioranza né alla Camera né al Senato.
In merito ai risultati delle elezioni regionali, secondo i primi risultati, a Roma vince e resta il governatore della regione Lazio – Nicola Zingaretti – del centrosinistra, mentre a Milano – l’attuale governatore della regione Lombardia, Roberto Maroni, passa il testimone al candidato di centrodestra “Attilio Fontana”
Dopo le elezioni di domenica, gli analisti affermano che l’Italia è in stallo, come è successo nel 2013, perché tutti i principali partiti escludono una grande coalizione con i rivali. Il nuovo sistema elettorale in Italia combina il voto proporzionale e quello maggioritario, il che significa che la soglia per ottenere la maggioranza in Parlamento è dal 40 al 45%. Secondo gli analisti, nessuna delle formazioni o alleanze riuscirà a raggiungere questa soglia.
Cosa accadrà davvero la prossima settimana? È probabile che si formi una complessa coalizione di governo. I partiti tradizionali di centrosinistra e centrodestra collaboreranno con altri partiti politici minori che esistono al ballottaggio. Sarà il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che cercherà di coordinare, nei prossimi giorni, le trattative tra i principali vertici politici.
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