Domenica gli italiani eleggono un nuovo parlamento e la nuova leadership politica del paese, che dovrebbe includere un partito di estrema destra per la prima volta dalla seconda guerra mondiale. Giorgia Meloni potrebbe diventare la prima donna Presidente del Consiglio e Silvio Berlusconi potrebbe tornare ai vertici della politica italiana.
Il partito Fratelli d’Italia, guidato da Giorgia Meloni, è una formazione politica con radici fasciste. Nel 2018, durante le precedenti elezioni generali, il partito aveva solo il 4% del sostegno degli elettori. Ora è stimato intorno al 25% delle intenzioni di voto dopo che le lotte politiche in Italia hanno portato alla caduta del governo di unità nazionale del primo ministro Mario Draghi a luglio.
Basso tasso di partecipazione
Meno del 20% degli elettori italiani idonei ha votato nelle prime ore delle elezioni legislative di domenica, un giorno che sembra destinato a diventare un record di affluenza negativa, riferisce la Dpa, secondo Agerpres.
I seggi sono stati aperti alle 07:00 ora locale (05:00 GMT). Alle 12:00 ora locale, l’affluenza alle urne è stata del 19%, in calo rispetto alle elezioni del 2018, che hanno visto l’affluenza alle urne più bassa dalla seconda guerra mondiale, con un’affluenza alle urne complessiva del 73%, secondo il Ministero dell’Interno di Roma.
Le elezioni di domenica potrebbero vedere un’affluenza ancora più bassa, con gli esperti che prevedono un’affluenza inferiore al 70%.
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Chi è Giorgia Meloni?
Giorgia Meloni potrebbe diventare la prima donna presidente del Consiglio in Italia, alla guida del governo più radicale dalla seconda guerra mondiale.
Meloni, 45 anni, è cresciuto in un quartiere operaio di Roma meglio conosciuto per coltivare attivisti di sinistra che per produrre politici di estrema destra.
Il suo partito, Fratelli d’Italia, affonda le sue radici nel movimento neofascista, un’ideologia emersa dalle rovine della seconda guerra mondiale. La bandiera del partito di Giorgia Meloni include una fiamma tricolore, antico simbolo del fascismo di inizio Novecento. Il nuovo primo ministro italiano si è rifiutato di rimuovere la fiamma dal logo del partito.
La cosiddetta ‘coalizione di centrodestra’ domina da un mese i sondaggi e comprende Fratelli d’Italia guidata da Giorgia Meloni, Lega Nord guidata da Matteo Salvini, Forza Italia guidata da Silvio Berlusconi e Noi con l’ Italia guidata da Maurizio Lupi.
Giorgia Meloni usa uno stile retorico di destra nel suo discorso politico, che sottolinea “Dio, patria e famiglia”.
Dal 2008 al 2011 Meloni è stato ministro della Gioventù nel governo allora guidato da Silvio Berlusconi. Nel suo libro del 2021 Io sono Giorgia, la Meloni sottolinea di non essere fascista, ma si identifica con gli eredi di Mussolini: “Ho preso oltre 70 anni di storia”, dice.
La Meloni è sempre stata euroscettica, in passato ha parlato di far uscire l’Italia dall’Eurozona oltre che dall’Unione Europea. Ma ha moderato la sua retorica e ora dice che lavorerà con l’UE e si è posizionata in opposizione a Vladimir Putin e ai partiti filo-NATO e filo-Ucraina.
Sebbene durante la sua campagna elettorale la Meloni abbia sottolineato che l’Italia rimarrà un partner affidabile all’interno dell’UE, ha anche lasciato intendere che proverà a rinegoziare alcuni accordi e intese.
Il fatto che l’Italia riceverà 192 miliardi di euro di fondi Ue per la ripresa post pandemia, più di ogni altro Paese Ue, non è stato menzionato da Meloni nel suo intervento.
Giorgia Meloni si batte contro i diritti LGBT, vuole il blocco navale della Libia e ha più volte messo in guardia contro i migranti musulmani.
Carismatico, intelligente e pericoloso
Il 45enne è considerato carismatico, intelligente e pericoloso. E sa esattamente cosa vuole sentire il suo elettorato. Accusa la sinistra di essere aggressiva e l’Unione Europea di non saper gestire la crisi energetica.
Afferma che l’ultimo governo ha abbandonato il popolo, ma metterà sempre gli italiani al primo posto. “Lascia che ti spieghi la nostra posizione sulla migrazione. Ci hanno detto un sacco di sciocchezze al riguardo” – ha detto Giorgia Meloni agli elettori durante la campagna elettorale.
“Aspettiamoli con il fucile!” – incalza una delle partecipanti a un comizio Giorgia Meloni. “No, aspetta, non mi va bene,” disse. L’estremista di destra cerca di apparire moderato. Ma si affretta a spiegare cosa vuole: vuole vedere un approccio più duro ai migranti. “Causano problemi di sicurezza. Ma non puoi convincere la sinistra a capirlo. Sono solidale con le donne che sono state aggredite purché non vengano aggredite da immigrati clandestini. Perché improvvisamente il clandestino è più importante della vittima di stupro” – ha detto Giorgia Meloni, leader del partito “Fratelli d’Italia”.
Il governo più radicale dell’UE
Al fianco di Giorgia Meloni c’è il compagno di coalizione Matteo Salvini, che guida il partito leghista. La Lega Nord è nata negli anni ’90 come movimento secessionista che chiedeva l’indipendenza delle ricche regioni del nord Italia dal resto del Paese, ma la formazione è stata aiutata nel 2010 da Salvini a diventare un partito politico nazionale. Salvini è un ammiratore di lunga data di Vladimir Putin, ed è già famosa una sua foto a Mosca con indosso una maglietta con la faccia del presidente russo. Sebbene si sia opposto all’invasione dell’Ucraina e abbia preso le distanze dalle azioni del Cremlino, Salvini ha spesso sostenuto negli ultimi mesi che le sanzioni occidentali contro il regime di Putin stanno danneggiando gli italiani più dei russi.
Il terzo dei partiti della coalizione che dovrebbe vincere le elezioni di domenica è Forza Italia dell’ex presidente del Consiglio Berlusconi. La sua piattaforma di partito adotta un approccio più moderato rispetto ai suoi alleati di coalizione, ma nonostante ciò la sua storia personale è costellata di scandali – da una condanna per evasione fiscale del 2013 alla sua decennale amicizia con Putin e alle accuse di sollecitazione di servizi sessuali da parte di minori – ha attirato più Attenzione.
Editore: Roberto Bacio
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