Il suo predecessore Mario Draghi aveva previsto a settembre un deficit del 3,4% del Pil, a legislazione costante. La differenza tra le nove previsioni significa circa 21 miliardi di euro in più, secondo la roadmap economica adottata venerdì sera in Consiglio dei ministri.
Allo stesso tempo, il governo Meloni ha rivisto al rialzo la previsione di crescita economica per quest’anno, al 3,7%, contro il 3,3% previsto da Draghi.
L’annuncio a sorpresa del 31 ottobre di una crescita del PIL dello 0,5% nel terzo trimestre, mentre il governo e gli esperti in Parlamento si aspettavano un leggero calo, potrebbe essere alla base di questa decisione e dovrebbe aumentare il margine di manovra di bilancio di Giorgia Meloni, commenta France Presse.
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha mantenuto la previsione di crescita dello 0,6% per il 2023 avanzata dal governo di Mario Draghi, dove era ministro dello Sviluppo economico.
Tuttavia, il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ritiene inevitabile una recessione il prossimo anno in Italia, con un calo del PIL dello 0,2%.
Giorgetti, rappresentante dell’ala moderata della Lega di Matteo Salvini (estrema destra), adotterebbe un approccio di bilancio prudente e applicherebbe le misure elettorali a piccole dosi.
Giorgia Meloni, per la sua prima visita a Bruxelles, ha optato per un tono conciliante anche durante gli incontri di giovedì con i leader europei.
La trasferta è stata l’occasione per discutere del delicato dossier del rialzo dei prezzi dell’energia e della bozza di bilancio per il 2023, che il nuovo Governo deve finalizzare a tempo di record per poterlo inviare a Bruxelles entro la fine del mese, rileva inoltre a AFP. .
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