È il rumeno d’Italia scomparso più di quattro anni fa. Antonio non è stato trovato fino ad oggi

Antonio è andato il 2 maggio 2018 con l’amico Aldo Revello, a bordo della barca Bright, tra le Azzorre e il Portogallo nell’Oceano Atlantico.

Nelu, suo padre, dice che la scomparsa dei due ragazzi è irrisolvibile, anche quattro anni e mezzo dopo che è avvenuta. nessuno è riuscito per trovarli finora sui ragazzi.

Un rumeno dall’Italia è scomparso più di quattro anni fa

“Vorremmo sapere qualcosa. Di Antonio non sappiamo più niente, sembra che a nessuno importi più della sua storia, ma è mio figlio e come padre chiedo alle autorità italiane e internazionali di raccontarci cosa è successo a lui.

Il pensiero di Antonio non ci lascia mai, e il dolore della sua assenza si aggiunge all’angoscia di non conoscere il suo destino. Posso dire che la mamma di Antonio, mia moglie Daniela ed io abbiamo smesso di vivere più di tre anni fa. Ora sopravviviamo. A molti potrà sembrare strano, ma io non ho perso la speranza di rivederlo vivo, nonostante il passare del tempo”.Nelu si è confessato a Il Gazzettino.

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La famiglia di Aldo Revello ha chiesto dopo tanto tempo il certificato di morte del figlio, ma la famiglia di Antonio non si arrende così facilmente. “Non ci arrendiamo e chiediamo alle autorità italiane di non abbandonarci, di aiutarci a ricostruire i fatti”continuò Nelù.

Il padre di Antonio pensa che le autorità non avrebbero cercato suo figlio

“Purtroppo gli inquirenti non ci hanno fornito alcuna informazione o aggiornamento in merito all’indagine. In assenza di notizie sulle attività svolte, verrebbe da pensare che nessuna sia stata svolta. Tramite il nostro avvocato, avevamo già chiesto diversi anni fa di verificare la presenza di foto satellitari del tratto di mare da cui era stato emesso il segnale Epirb e di contattare le autorità portoghesi per verificare se fosse stata effettivamente effettuata una perquisizione aerea.Ho chiesto, ancora una volta, la verifica dei fatti denunciato dalla fonte anonima perché vi erano circostanze che meritavano ulteriori approfondimenti. Non solo non conosciamo l’esito delle indagini, ma non sappiamo nemmeno se siano state svolte”Disse anche il padre di Antonio.

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Nelu e Daniela Voinea non possono accettare l’idea che la nave su cui si trovava il loro figlio possa essere affondata, nonostante siano passati quattro anni e mezzo dalla scomparsa di Antonio.

“Ci vuole un po’ perché una barca affondi e nel frattempo l’equipaggio può inviare vari messaggi di allarme. Bright ne ha inviato solo uno. Inoltre non è stato rinvenuto alcun relitto, e questo è un dato che, secondo gli esperti, lascia aperte ipotesi di ogni tipo, che andrebbero verificate con attente ricerche e analisi”.disse Nelu Voinea.

Serena Megna

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