L’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ora leader del partito di destra Forza Italia, ha smentito a quanto riportato da La Repubblica di aver parlato con l’ambasciatore russo durante la crisi di governo che si è conclusa con le dimissioni del governo di Mario Draghi.
“Non ho mai incontrato l’ambasciatore russo e non ho mai avuto un colloquio telefonico con lui”, ha reagito Berlusconi, dopo che il suddetto quotidiano aveva affermato che l’ex presidente del Consiglio aveva telefonato all’ambasciatore russo.La Russia a Roma nel giorno in cui il destino del Al parlamento italiano si stava decidendo il governo, riferisce Efe, citato da Agerpres.
Il vicepresidente di Forza Italia e principale collaboratore di Berlusconi, Antonio Tajani, ex presidente del Parlamento europeo, ha a sua volta definito il rapporto La Repubblica “notizia completamente inventata”.
Secondo La Repubblica, Berlusconi avrebbe detto ad alcune persone che erano venute a trovarlo nella sua villa di aver parlato con Sergey Razov, l’ambasciatore russo in Italia.
La Stampa: Un diplomatico russo ha parlato con uno stretto collaboratore di Matteo Salvini di provocare una crisi di governo
Il giorno prima, un altro quotidiano italiano, La Stampa, aveva scritto, citando quello che sosteneva fosse un documento dei servizi segreti italiani, che uno stretto collaboratore del leader di estrema destra della Lega Matteo Salvini aveva avuto contatti con un diplomatico russo con il quale avrebbe discusso del possibile ritiro di questo partito dalla coalizione di governo.
Queste informazioni sulla possibile influenza del presidente russo Vladimir Putin nella caduta del governo italiano sono state descritte come preoccupanti da Enrico Letta, leader del Partito Democratico di sinistra, il principale partito progressista italiano, che ha chiesto l’intervento del Commissione parlamentare per la sicurezza della Repubblica, che vigila sull’attività dei servizi di intelligence, secondo le fonti citate.
“Vogliamo sapere se Putin ha rovesciato il governo Draghi”, ha detto Letta.
Per tutta risposta Matteo Salvini ha deriso “una sinistra divisa e disperata (…) che sta perdendo tempo a cercare fascisti, russi e razzisti che non esistono”. “Siamo con l’Occidente e la democrazia”, ha assicurato Salvini, criticando anche la pubblicazione di “fake news”.
Il 14 luglio è caduto il governo di unità nazionale guidato da Draghi, dopo che Lega, Forza Italia e i partiti del Movimento 5 Stelle si erano rifiutati di partecipare a un voto di fiducia in parlamento. Le elezioni anticipate sono state annunciate il 25 settembre.
La crisi politica è stata innescata a giugno dalle tensioni all’interno del Movimento 5 Stelle sulle spedizioni di armi dall’Italia all’Ucraina per difendersi dall’aggressione russa. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, sostenitore di questo aiuto militare, come il presidente del Consiglio Draghi, all’epoca ha accusato il suo stesso partito di minare gli sforzi del governo di Roma a sostegno dell’Ucraina. Alla fine, Di Maio lasciò il Movimento 5 Stelle e creò un gruppo separato in parlamento.
Il Cremlino ha negato ogni ingerenza nella politica italiana o in quella di altri paesi europei che attraversano crisi politiche, come la Gran Bretagna. Tuttavia, l’ex presidente e primo ministro russo Dmitry Medvedev, attualmente vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione russa, non ha nascosto la sua soddisfazione per la caduta di alcuni governi europei che hanno sostenuto l’Ucraina.
Dopo le dimissioni del presidente del Consiglio italiano, Medvedev ha postato ironicamente sui social un’immagine con la foto di Draghi, accanto a un’altra con il premier britannico Boris Johnson e un punto interrogativo su una foto dal volto indistinto, con il messaggio implicito “chi è il prossimo ?”.
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