Dichiarazione dei redditi (730) in Italia. Notizie importanti | Il rotaliano


Il 6 giugno si è tenuto a Torino un incontro organizzato dall’Agenzia delle Entrate, in collaborazione con il Consolato Generale di Romania e altri consolati, con l’obiettivo di fornire chiarimenti ai cittadini stranieri sulle modalità di compilazione della dichiarazione dei redditi anno 2023. Hanno partecipato anche dottori commercialisti, consulenti fiscali della regione Piemonte.

Secondo gli organizzatori, i cittadini stranieri conoscono meno gli adempimenti fiscali della Penisola e le modalità di compilazione dei redditi. Per questo l’Agenzia delle Entrate piemontese ha reso disponibili informazioni utili sulla dichiarazione dei redditi annuale (modulo 730), che è già disponibile online in un modulo precompilato.

Gli sono stati spiegati i passi necessari che il contribuente deve compiere per compilare correttamente il modulo, è stata effettuata una simulazione di compilazione, poi gli organizzatori hanno risposto alle numerose domande dei presenti.

Funzionari dell’Ufficio Regionale dell’Amministrazione Finanziaria italiana hanno risposto a molte domande dei partecipanti su vari argomenti: richieste di chiarimenti in merito alla dichiarazione dei redditi per coloro che hanno percepito dall’INPS assegni o rimborsi spese imposte deducibili come le spese sanitarie sostenute per conto dei figli a carico.

Si è rilevato che la dichiarazione precompilata disponibile on line è uno strumento fruibile da tutti i contribuenti, non richiedendo approfondite conoscenze informatiche o fiscali.

Attraverso questo incontro, l’Agenzia ha voluto ricordare che la pubblica amministrazione è al servizio dei cittadini, di cui non devono aver paura ma che, al contrario, è quotidianamente disponibile attraverso i vari canali di assistenza.

Mihaela Dumitru, consulente fiscale di Torino, ha partecipato all’incontro e spiega in un video per Rotalianul quali sono le principali novità e quali cambiamenti nelle modalità di presentazione della dichiarazione dei redditi.

Ecco anche una sintesi delle notizie comunicate dalle autorità italiane:

“Ho partecipato all’incontro annuale a Torino con i rappresentanti del fisco italiano – Agenzia delle Entrate e le notizie non sono molto buone. Sono stati principalmente affrontati tre aspetti relativi al conto economico.

Ecco i tre aspetti, se i romeni in Italia dovessero citare nel conto economico (e come): case di proprietà in Romania, conti in euro in Romania e pensioni nel Paese. La risposta a tutte e tre le domande era sì.

Cioè, nella dichiarazione dei redditi fatta in Italia, devono essere citati anche questi tre aspetti. Noi, i partecipanti, abbiamo posto diverse domande e fornito esempi, chiedendo ulteriori chiarimenti relativi a questioni che riteniamo violino il principio di evitare la doppia imposizione.

Ci è stato detto che compilando l’estratto conto 730 si trasferiscono case, conti in euro e pensioni dalla Romania.

Per le case si tiene conto del loro valore catastale, si calcola e si paga la differenza rispetto a quanto pagato in Romania (IMU). Il fisco italiano ritiene che queste case possano essere affittate e quindi rappresentino redditi percepiti all’estero.

Analogamente, vengono addebitate commissioni per importi su conti in euro. Ho fatto l’esempio di una donna rumena dall’Italia che ha 15.000 euro sul suo conto in Romania. Sopra importi di 5000 euro, devono pagare in Italia 34,20 euro meno l’imposta pagata in Romania.

Tutti i redditi che devono essere dichiarati al fisco italiano sono considerati come pensione percepita in Romania.

Chiederemo maggiori dettagli per iscritto, perché questa notizia ci sembra una doppia imposizione e siamo rimasti molto sorpresi dalle spiegazioni degli esperti dell’Agenzia delle Entrate di Torino”.

Selene Blasi

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