Secondo alcune fonti interne all’inchiesta, dopo diverse decine di ore trascorse nel più grande penitenziario di Napoli, i giudici della Corte d’Appello napoletana hanno deciso di scarcerare Darius Vâlcov.
L’ex ministro delle Finanze, indagato a livello internazionale dopo essere stato condannato in via definitiva dall’Alta Corte di Cassazione a 6 anni di reclusione per corruzione, si è recato una settimana fa in un commissariato della periferia napoletana.
La prossima settimana, secondo le stesse fonti, l’ex dignitario dovrebbe comparire davanti al tribunale, che dovrà decidere se eseguire il mandato d’arresto europeo emesso a nome di Vâlcov, e se mandarlo in una prigione in Romania o lasciarlo vivere senza problemi in Italia, come è accaduto a molti rumeni che sono stati condannati in via definitiva nel Paese.
Le autorità rumene erano a conoscenza del fatto che Vâlcov si trovava nell’area milanese, dove aveva stabilito interessi commerciali, anche prima della sua condanna definitiva a sei anni di reclusione per corruzione, con decisione definitiva della Corte Suprema.
Darius Vâlcov è stato assicurato alla giustizia nel maggio 2015 per traffico d’influenza, riciclaggio di denaro e transazioni finanziarie
Le autorità rumene hanno inviato attraverso canali ufficiali quelli di Roma per cercare di velocizzare la sua localizzazione, al fine di evitare una possibile migrazione dell’ex funzionario rumeno verso il sud Italia, visti i precedenti casi di questo tipo con persone conosciute dalla Romania, che erano condannati in via definitiva, ma la giustizia italiana si rifiutò di estradarli a Bucarest.
Darius Vâlcov è stato condannato in via definitiva a sei anni di carcere per corruzione, procedimento avviato nel 2015, sfociato in una decisione definitiva, decisione con la quale anche i magistrati rumeni hanno deciso di confiscare ingenti somme di denaro, oltre a più di 170 dipinti, che Vâlcov aveva comprato con denaro ricevuto come tangente.
Nel fascicolo Tabelle, Vâlcov è stato portato in tribunale nel maggio 2015 per traffico d’influenza, riciclaggio di denaro e compimento di transazioni finanziarie, come documenti commerciali, incompatibili con la funzione, l’attribuzione o la missione qu una persona effettua o effettua transazioni finanziarie, utilizzando le informazioni ottenute. in virtù della sua funzione, attribuzione o assegnazione, in forma continuativa.
Secondo DNA, nel 2009, l’imprenditore Theodor Berna, amministratore della società Tehnologica Radion, ha contattato Darius Vâlcov, allora sindaco del comune di Slatina, al quale ha offerto che in cambio del supporto per influenzare i fattori decisionali all’interno dell’amministrazione aggiudicatrice (SC Compania de Apa Olt SA), al fine di vincere appalti di lavori per obiettivi situati a Slatina, Scornicesti, Piatra Olt e Drăgăneşti, per dargli il 20% del valore delle somme ricevute, secondo i contratti di esecuzione.
“Amante del cibo pluripremiato. Organizzatore freelance. Bacon ninja. Pioniere dei viaggi. Appassionato di musica. Fanatico dei social media.”