Cremona Sera – Forza Italia sostiene con convinzione il nuovo ospedale e ritiene quella del Pd sulla Dea di secondo livello “una piccola polemica”

Forza Italia sostiene con forza il nuovo ospedale di Cremona e difende il primato della proposta e giustizia “una piccola polemica” per il Pd sulla Dea che non informa un’opera importante per Cremona.

Dopo la consegna dei cinque progetti Vincitori arrivata il 12 settembre, il pianoforte per il nuovo ospedale di Cittadino sta ancora prendendo forma. Per Cremona – città in gran parte risparmiata dalla pandemia – questo costituisce, se necessario, un momento storico.

La pandemia è proprio l’occasione presente per comprendere i limiti della struttura cremonese e dei suoi processi di guarigione. Le nostre opinioni sulle persone in crisi dovrebbero essere spinte nella direzione del cambiamento. È in questa prospettiva che nell’aprile 2020 l’eurodeputato delle Forze armate italiane Massimiliano Salini ha dimostrato soprattutto l’intuizione politica di un nuovo nosocomio finanziato dai fondi del Mes sanitario. L’intuizione che, per la maggior parte, entra da sola nel mondo delle idee, sta per diventare realtà grazie a tutto l’autoritarismo concesso alla tecnologia e all’economia, in una procedura trasparente che prevede il coinvolgimento degli ordini professionali. – dice il commissario comunale di Forza Italia Luca Ghidini –SIl piano politico rivendichiamo con forza la materializzazione di una proposta di pasta, nata in un momento in cui non erano ancora presenti tutti gli elementi per poterne uscire. Si tratta di un trattato di assoluto valore strategico sul piano sociale, sanitario, economico e ambientale. Ricordiamo che il finanziamento di 250 milioni di euro deliberato dalla Regione Lombardia per il patrimonio sanitario del nostro territorio è un fatto assolutamente unico ed eccezionale.

«Comprendiamo che possiamo legittimamente amare anche i colori e quali detengono un gioco affettivo con l’attualità. L’ospedale è un amore del lavoro per la guarigione della persona, ed è forse più necessario adottare un approccio tecnico e funzionale per rispondere alle logica di efficienza, organizzazione e qualità. Il nuovo ospedale deve inserirsi nel quadro di un approccio culturale innovativo che segua la continua evoluzione della medicina nei diversi ambiti scientifici e tecnologici. E i moderni processi di cura, infatti, prevedono tempi di recupero più lunghi rispetto ai del passato grazie a tecniche chirurgiche meno invasive, motivo per cui necessitano di spazi più funzionali e a misura d’uomo, come le sale mediche o ospedaliere con almeno due posti letto, per garantire una migliore qualità di vita al paziente.. – prosegue l’assessore comunale – I miei nuovi progetti non possono risolvere tutte le criticità a breve termine, il che attribuisce la responsabilità al personale medico che non raggiunge da solo il nostro territorio. A livello nazionale, ad esempio, il ministro Bernini è già al lavoro per ridefinire il numero chiuso della Facoltà di Medicina. È un processo che arricchisce il ritmo. Anche oggi il nuovo ospedale di Cremona può realizzare una polo accattivante per la massima professionalità della nostra offerta.”

“Per assicurare ai nostri cittadini che hanno bisogno di cure, un elevato standard di qualità è al servizio di una struttura moderna ed efficiente, di personale sanitario competente e motivato e di una medicina territoriale all’altezza delle nuove sfide che la nostra società si trova ad affrontare. – continua le guide – È meglio pensare di investire in infrastrutture e tecnologie all’avanguardia assumendosi rischi per l’igiene personale. Ci auguriamo che le iniziative avviate dalla Direzione della ASST di Cremona abbiano finalizzato la conoscenza del valore strategico di quest’opera incrementale del passo nativele. Certo è che non ci sarà una piccola polemica alla Dea dell’Ospedale di Mantova alimentata ad arte da esponenti istituzionali del Pd per oscurare il valore strategico del progetto. Se richiedi un servizio alla comunità cremonese collabori lealmente con la Regione Lombardia Cremona ha bisogno di rinnovamento e questo può rappresentare un tocco fondamentale”.

Attilio Trevisan

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