L’ex capo del DIICOT, Alina Bica, è stata condannata in Romania a 4 anni di carcere per corruzione. È fuggita in Italia, dove è stata arrestata insieme alla sorella, fidanzato e nipote di Elena Udrea.
Alina Bica, girato in Italia con la compagna di Elena Udrea
Il filmato è stato catturato a Bari, in Italia, e trasmesso da Antena 3 CNN. Interrogata dai giornalisti italiani sui suoi piani per il futuro, l’ex direttore di DIICOT ha dichiarato di non avere intenzione di tornare in Romania e di volere una nuova vita in Italia.
“Voglio uscire a fare una passeggiata senza che nessuno mi guardi, non voglio pubblicità. Adesso sono una persona normale, lavoro, ma ho questa fedina penale e non posso andare a lavorare in pubblico settore dopo 18 anni di carriera e studi alla Sorbona. Ho provato a vivere al nord, ma non mi piaceva, sono innamorata del sud Italia. Mi piace qui a Bari, vicino ad Altamura”, ha detto Alina Bica.
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4 anni di carcere per l’ex capo della DIICOT
Alina Bica è sotto mandato d’arresto europeo dal 2019 dopo essere stata condannata in via definitiva a 4 anni di reclusione nel caso in cui è accusata di favorire l’imprenditore Ovidiu Tender. Interrogato dai giornalisti italiani sul suo favoritismo, l’ex capo della DIICOT ha risposto:
“Poiché ho detto al giudice che gli avrei lasciato scegliere come l’imputato avrebbe scontato la pena, hanno detto che favoriva il criminale e hanno ordinato la condanna con l’ampia applicazione della legge penale.
Al momento, ho un procedimento dinanzi alla Corte europea dei diritti dell’uomo, che ha già superato questo filtro di ammissibilità. Sono stato assolto dagli altri tre capi di imputazione e sto cercando di fare il mio lavoro. Ho detto questo: ero il capo, ho lavorato tutta la vita. Quale persona sana di mente può dire “oggi sto commettendo un reato, sto rischiando tutto per niente? » (…)
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Il ministero della Giustizia ha affermato che il tribunale italiano ha riconosciuto la sentenza emessa in Romania e ha ordinato l’esecuzione della sentenza in Italia, in conformità con la legge italiana.
Al momento però Alina Bica non è dietro le sbarre, con la pena sospesa in attesa di una serie di chiarimenti giuridici in merito al reato per il quale è stata condannata.
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