Con la scomparsa del suo fondatore, il futuro di Forza Italia appare alquanto incerto. Al momento non è possibile reagire come un partito, che ha nel simbolo – il suo nome completo è “Forza Italia-Berlusconi presidente-Partito popolare europeo” – rimarcare la propria posizione nei confronti della figura dell’ex presidente del Consiglio. Nei suoi 29 anni di storia, compreso il periodo (2009-2013) in cui si è fusa con l’Alleanza nazionale nel Popolo delle libertà, Forza Italia è stata infatti sempre guidata da Berlusconi. Quest’ultimo è stato fino a tutte le elezioni politiche del 2013 anche il principale leader della coalizione di centrodestra.
Oltre a Berlusconi, l’abito del presidente di Forza Italia, l’organigramma del partito lei è composta Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani nel ruolo di coordinatore nazionale, la ministra dell’Università Anna Maria Bernini e l’on. Alessandro Cattaneo nel ruolo di vice coordinatori. Altri incarichi importanti sono quelli dell’ex senatore Alfredo Messina, amministratore nazionale e tesoriere del partito, e quello di Sestino Giacomoni, ex deputato e segretario della conferenza dei coordinatori regionali di Forza Italia. E i presidenti dei gruppi parlamentari di Forza Italia alla Camera e al Senato, sulle cui nomine in questi mesi Cosa c’è di nuovo accesso al dibattito, sistema audio rispettivamente Paolo Barelli e Licia Ronzulli.
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