La vittoria delle Fiji sull’Inghilterra è stata la prima in assoluto, ma il risultato non è stato una sorpresa per coloro che hanno osservato da vicino l’anno scorso. Gli isolani schierano una squadra di stelle straniere: Eroni Mawi (Saracens), Sam Matavesi (Northampton Saints), Albert Tuisue (Gloucester), Levani Botia (La Rochelle), Viliame Mata (Edimburgo), Semi Radradra (Lione), Vaisea Nayacalevu ( Tolone), Josia Tuisova (Racing 92) – si integra perfettamente con i giocatori che giocano nel Fijian Drua, nella franchigia del Super Rugby, nel campionato a squadre neozelandese e australiano, tra cui spicca la coppia di centrocampisti Frank Lomani – Caleb Muntz.
Nell’ultimo anno, il cambiamento nel gioco dei Fijiani è davvero notevole: oltre a giocare con scarichi spettacolari (passaggi a contatto con l’avversario), ora lo stack ordinato è competitivo così come il breakdown (fissazione dei punti), ma il punto forte guadagna terreno dopo il contatto con l’avversario, costantemente da quattro a cinque metri, il che mette la squadra “in prima linea” – in anticipo, costringendo l’avversario a ritirarsi dietro la linea di vantaggio, il che rende molto più complessa la missione dei difensori difficile.
A differenza di Samoa e Tonga che hanno beneficiato dell’afflusso di ex nazionali neozelandesi e australiani con radici familiari in entrambe le isole, i Fijiani, anche quelli che vivono o sono nati in Nuova Zelanda e Australia, scelgono in massa di giocare per le Fiji e non per l’Australia. due paesi adottati.
La vittoria contro l’Inghilterra ha portato le Fiji al 7° posto nel World Rugby Rankings, davanti non solo all’Inghilterra ma anche ad Australia e Galles, con cui le Fiji si giocheranno nel Gruppo C preliminare i due posti di qualificazione ai quarti di finale della Coppa del Mondo.
Per quanto riguarda l’Inghilterra, si tratta di una squadra completamente vuota, il declino iniziato sotto la guida di Eddie Jones lo scorso autunno continua quest’anno sotto la guida di Steve Borthwick. Il gameplay è completamente carente e le squalifiche del capitano e centrocampista titolare Owen Farrell e del numero 8 Billy Vunipola per contrasti pericolosi alla testa hanno influito visibilmente sulla prestazione della squadra.
Sta diventando chiaro che la gara d’esordio del Gruppo D contro l’Argentina il 9 settembre a Marsiglia si preannuncia estremamente dura per i favoriti Los Pumas.
A Bayonne, nel sud-ovest della Francia, l’Irlanda, numero uno del mondo nel rugby, ha dovuto dare il massimo per superare Samoa, che era in vantaggio per 10-7 all’intervallo e 13-12 al 64′. Il trio del secondo tempo Rob Herring (difensore), James Ryan (seconda fila) e Peter O’Mahony (flanker) hanno ribaltato le probabilità a favore degli irlandesi, che faranno il loro debutto in Coppa del Mondo, nel Gruppo B contro la Romania il 9 settembre a Bordeaux.
I samoani, che al 79′ erano in vantaggio a cinque metri dalla porta irlandese, hanno mancato una vittoria prestigiosa. Come alle Fiji, il gioco dei samoani si è evoluto molto, il cambiamento chiave è stato la disciplina, con i contrasti alti che causavano tanti problemi in passato sono completamente scomparsi. Si può vedere anche il contributo degli ex nazionali degli All Blacks Lima Sopoaga, Steven Luatua e Charlie Faumuina e dell’ex Wallaby Christian Lealifano.
Nelle altre partite di preparazione, i risultati sono stati così: Scozia 33 Georgia 6 (dopo che i Lelos erano in vantaggio all’intervallo 6-0), Spagna 3 Argentina 62, Italia 42 Giappone 21, Portogallo 17 Australia A 30, Cile 26 Argentina A 28 .
Il ciclo di allenamenti si concluderà domenica con la sfida tra Francia e Argentina, che inizierà alle 18.45 (ora della Romania) allo Stade de France di Parigi.
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