Conversazioni giudiziarie. Il vero tavolo in Italia dei principi | Incontrato

Da novembre 2023 a gennaio 2024, un ciclo di “brevi conversazioni” racconta l’ il mondo dei piatti veri nell’Italia dei principi.
Collegamento al campione Righelli della tavola. Pranzi impegnativi nelle corti italianegli incontri narcoteranno le pratiche secolari che alcuni dei tanti monarchi italiani adottarono per le loro mense, mostrandone gli aspetti pratici e il senso politico.
Protagonisti saranno i papi, i re e i principi d’Italia, accanto ai cortigiani, agli studiosi e ai cuochi che vissero nelle loro corti.

Ottengo due incontri e lo faccio 24 novembre stampa l’Appartamento di Mezzanotte di Palazzo Carignano, a Torino, e it 13 dicembre nella Sala di Diana della Reggia di Venaria.


Venerdì 24 novembre, 16:30
Tavole di papi, tavole di re. Roma e Torino (XVII-XVIII secolo)

Alla corte dei papi Questo è stato per secoli un confronto essenziale per le corti europee. Non solo la vostra tavola è fonte di ispirazione per i fondamenti della cucina moderna, come quella di Bartolomeo Scappi, che ha la possibilità di esprimere la sua forza espressiva di “mangiatore di papà” grazie alla sua forza nell’immaginario collettivo.

Nell’incontro sarà messa in dialogo ideale con la Tavola sabaudala dinastia che fra Cinque e Settecento seppe conquistare uno spazio sempre più rilevante fra le casate sovrane italiane.
Anche qui sulla terra della tavola mostriamo la presenza nel Settecento dello sfruttamento che differenzia in Europa la cucina piemontese e i suoi tesori, come il tartufo, il vino e l’alcol.

Andrea Merlotti (Consorzio delle Residenza Reali Savoia)
Alessandra Rodolfo (Musei Vaticani, Città del Vaticano – Roma)
moderare Silvia Ghisotti


Mercoledì 13 dicembre, ore 17.00
Tavole da pranzo e ristorazione reali: Milano e Torino

Milano e Torino, città molto diverse per storia e destino politico, ilEtà napoleonica hanno effetti diversi, con una reciproca inversione di ruoli. Mentre Torino divenne capitale come capoluogo dipartimento, Milano si assicurò una capitale del nuovo Regno d’Italia voluto dall’imperatore.

Contro a Restauri Non c’è tornado nella situazione pre-rivoluzionaria: Milano resta capitale di un regno – il Lombardo Veneto – e Torino lo è adesso, ma uno Stato si è allargato fino a Genova.

E questa volta il vicepresidente non si occupa di insegnare, nemmeno a tavola, ma ha fatto cerimonie e si è lanciato nell’avventura della storia politica e sociale dei cittadini e degli Stati.

Elena Riva (Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano)
Pierangelo Gentile (Università di Torino)
moderare Andrea Merlotti (Consorzio delle Residenza Reali Savoia)

Attilio Trevisan

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