Verona, nell’Italia nord-orientale, ha annunciato sabato restrizioni all’uso dell’acqua potabile. L’Italia sta affrontando una siccità, quindi le autorità stanno facendo quello che hanno promesso, anche se la gente è spaventata dalle nuove misure.
“A causa del maltempo e dell’impatto della siccità sull’acqua potabile, il sindaco ha firmato un decreto con il quale verrà razionata l’acqua”, si legge sul sito del locale municipio.
Le restrizioni saranno in vigore fino alla fine di agosto.
Verona ha una popolazione di un quarto di milione di persone. Le persone non potranno più usare l’acqua per innaffiare i propri giardini, riempire le piscine o lavare le automobili. E chi non rispetta la nuova decisione rischia di pagare: fino a 500 euro di multa.
Mioara (57), una donna rumena che vive a Verona da più di 10 anni e lavora come assistente infermiera (aiuto agli anziani), afferma per MEDIAFAX che la decisione era già sulla bocca delle autorità da più di un mese e gli abitanti si aspettavano tali misure. “C’è una grande siccità qui. Sapevamo che si sarebbe arrivati a questo. Non abbiamo niente da fare. Lotteremo, ma rispetteremo la decisione. Per noi è molto difficile: abbiamo bisogno di acqua, soprattutto per innaffiare i giardini, altrimenti l’intero raccolto è distrutto. Alla fine, le conseguenze delle nostre azioni sono arrivate a noi”.
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