La comunità romena in Italia potrebbe avere accesso diretto ai fondi pubblici italiani, scrive r3media.ro.
Le informazioni pubblicate di recente potrebbero trasformarsi in notizie straordinarie per i rumeni che vivono e lavorano sul suolo italiano. Una delle conquiste auspicate dalla nostra numerosa comunità, quella di diventare una minoranza nazionale in Italia, può finalmente diventare realtà.
Più in particolare, si tratta di un approccio politico alla modifica di un atto normativo del 1999 – la legge 482 – che contiene il “Regolamento sulla tutela delle minoranze storico-linguistiche”. En modifiant cette loi, les Roumains pourraient devenir une minorité linguistique reconnue et protégée par la Constitution de la République italienne, à l’instar d’autres minorités dont : l’albanais, le catalan, le grec, le slovène, le croate et le francese. La lingua romena è oggi la seconda lingua parlata sul territorio della penisola dopo l’italiano.
Questa iniziativa, che non è nuova, è stata rimessa in agenda grazie a Claudiu Stănășel, il rumeno che occupa il posto più importante nell’amministrazione locale italiana. Eletto a soli 24 anni vicepresidente del consiglio comunale di Prato, Stănășel ha avviato e sostenuto numerosi progetti a favore dei rumeni residenti in Toscana. È stato promotore di uno dei progetti di interesse nazionale per lo sviluppo delle relazioni economiche tra Italia e Romania.
Secondo il vicepresidente del Consiglio di Prato, la disciplina giuridica dei rumeni della Penisola come minoranza nazionale è oggi più vicina alla realtà. Per questo, quest’anno, verrà lanciata un’ampia campagna politica in tutta Italia e sarà attivamente promossa sui social network, attraverso la quale verranno spiegati all’opinione pubblica i vantaggi dell’acquisizione di questo status da parte della più grande comunità di stranieri residenti in Italia.
Ogni anno, dal 1999, lo Stato italiano ha messo a disposizione tra i 5 ei 10 milioni di euro per progetti dedicati alle minoranze linguistiche e storiche riconosciute. Nella Finanziaria 2022, ad esempio, il Governo della Repubblica Italiana ha stanziato 6.054.693,00 euro. “Se realizzeremo ciò che ci siamo prefissati, ciò significherà l’estensione dei diritti e dei benefici per i cittadini rumeni in Italia e la promozione sostenuta della nostra lingua e cultura nazionale grazie ai fondi messi a disposizione dallo Stato italiano, come accade oggi per quanto riguarda alle minoranze linguistiche riconosciute.Le associazioni dei rumeni nel territorio della penisola potrebbero avere accesso diretto ai fondi stanziati dal governo italiano per avviare progetti a beneficio delle comunità rumene. budget e programmi del Dipartimento dei rumeni ovunque!”, ha affermato Claudiu Stănășel.
Un tale accordo significherebbe l’apertura di opportunità significative per i residenti rumeni e la realizzazione di un’aspirazione più antica. Più di 1,2 milioni di rumeni vivono oggi sul suolo italiano, che rappresentano quasi un quarto del totale degli stranieri residenti in questo Paese.
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