“Carpineti è il mio angolo di paradiso” – queste le parole della rumena Aurica Cioca, residente da molti anni nel reggiano, nel comune di Carpineti, e che ha recentemente ottenuto la cittadinanza italiana.
La sua storia, recentemente condivisa in un’intervista pubblicata da Riconversionecostituisce un fulgido esempio di integrazione e di speranza per tutti gli immigrati in Italia, indipendentemente dalla loro nazionalità.
Aurica è arrivata in Italia più di vent’anni fa, decidendo di seguire i fratelli già stabiliti nella penisola, mentre lei era sola in Romania.
Il suo primo lavoro in Italia è stato all’ospedale Villa Salus di Reggio Emilia. La vita nel suo paese d’adozione l’ha affascinata e ha iniziato rapidamente ad adattarsi alla nuova realtà, grazie alla sua innata curiosità e voglia di imparare.
Aurica ha ammesso: “Tutto era nuovo e stimolante. Sono una persona curiosa, sempre pronta ad imparare, quindi mi sono adattata rapidamente.”
In questo processo Aurica non era sola. Ha conosciuto un italiano che è diventato suo marito e hanno trascorso insieme due decenni, fino al 2019 quando lui è morto in seguito a gravi problemi di salute.
Nel 2010, a causa della salute del marito, non molto buona, scelgono di lasciare la città e acquistano e ristrutturano una casa a Carpineti. “Da quel momento Carpineti è diventata la nostra residenza e ci siamo trovati molto bene. Oggi è la mia casa, il mio angolo di paradiso.”
Aurica ha recentemente ottenuto la cittadinanza italiana, un momento che definisce “di grande importanza”, affermando che ora si sente “pienamente integrata nella società italiana e più vicina agli altri”.
Dei suoi primi giorni in Italia, ha detto:
“All’inizio, nei primi anni in Italia, sentivo davvero questa sensazione di ‘non appartenenza’ tra due mondi”. Ma un episodio, dopo una vacanza in Romania, gli ha fatto cambiare punto di vista:
“Un giorno, dopo aver varcato il confine italiano, ci siamo fermati all’una Autogrill (zona autostrada) per fare rifornimento e prendere un caffè. Mentre sorseggiavo il mio caffè italiano, ho pensato: ‘Finalmente sono a casa.’”
Attualmente Aurica è volontaria attiva all’interno dell’associazione Auser e fa parte della Protezione Civile, dopo aver dovuto rinunciare al lavoro per prendersi cura del marito. Il volontariato è il suo modo di dare senso alla sua vita.
Il suo messaggio ai giovani immigrati è di speranza e fiducia:
“Mantieni fiducia in te stesso, non cedere alla disperazione e rispetta le leggi e il popolo italiano. Cerca con determinazione opportunità di lavoro e integrati nella società italiana, perché questo è di vitale importanza. Ricorda che c’è aiuto, quindi non scoraggiarti o scoraggiato, i tuoi sforzi faranno davvero la differenza.
La storia di Aurica Cioca è una testimonianza non solo della sua volontà personale e della sua resilienza, ma anche di come le comunità possano prosperare attraverso la vera integrazione e il sostegno reciproco.
Aurica non solo trovò a Carpineti il suo “angolo di paradiso”, ma diventò parte integrante di questo paradiso, contribuendo attivamente al bene della sua comunità di adozione.
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