Chi è il rumeno morto nell’esplosione alla centrale idroelettrica dell’Enel in Italia? I dispersi vengono cercati dai sommozzatori

Un rumeno è tra le persone morte nell’esplosione di martedì in una centrale idroelettrica nel nord Italia. Si tratta di un uomo di 45 anni del dipartimento di Iasi, padre di due adolescenti.

In totale, tre persone hanno perso la vita, cinque sono rimaste ferite in gravi condizioni e quattro non sono state ancora trovate dai servizi di emergenza.

Fai attenzione, seguono dettagli che potrebbero influenzarti emotivamente!

Pavel Petronel Tănase stava lavorando insieme ad altri colleghi alla centrale idroelettrica, quando la centrale è esplosa decine di metri sottoterra, nella zona del bacino idrico di Suviana, vicino a Bologna.

Crina Suceveanu, giornalista in Italia: “Era uno specialista delle dighe più importanti d’Italia e lavorava in un’azienda molto seria. Vive in Italia da 23 anni, a Torino. Era molto ben integrato.”

La notizia della sua morte è arrivata mercoledì mattina e la famiglia che lo attende a casa è sopraffatta dal dolore. L’uomo era sposato e padre di due gemelli: una femmina e un ragazzo di 14 anni.

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Paul Porcescu, parroco della parrocchia rumeno-ortodossa di Settimo Torinese: “Sono andato a trovare la famiglia la mattina e ho cercato di rafforzarli. Come parrocchia ci siamo impegnati a pagare loro tutte le cose necessarie per non farli soffrire ancora di più”.

Le autorità locali si sono impegnate a sostenere finanziariamente i figli dei romeni morti nell’esplosione. Tutta la comunità piange la sua perdita e non ha che buone parole per lui e la sua famiglia.

Paul Porcescu, parroco della parrocchia ortodossa rumena Settimo Torinese: “Gente buona e semplice, tutti parlano bene di loro, tutta la comunità e non solo quella rumena, ma tutti quelli del piccolo quartiere dove vivevano”.

L’esplosione violentissima, seguita dall’incendio, ha sorpreso 12 dipendenti.

Francesco Notaro, capo dei vigili del fuoco: “L’esplosione è avvenuta nel sottosuolo, probabilmente tra i livelli -7 e -8 (della centrale idroelettrica). Parliamo di una profondità, diciamo da -30 a -60 metri, sotto il livello dell’acqua.

L’esplosione è avvenuta a decine di metri di profondità

Secondo il gruppo proprietario della centrale idroelettrica, l’esplosione, seguita da un violento incendio, è avvenuta mentre diversi operai stavano effettuando lavori di manutenzione su alcune turbine.

Attilio Visconti, prefetto: “Un alternatore è esploso all’interno della turbina, l’esplosione è stata molto significativa e ha causato perdite d’acqua anche dall’interno dell’impianto di raffreddamento, che hanno allagato un intero piano della fabbrica dell’Enel. Sto parlando di un edificio che si estende ad una profondità di circa 50-60 metri. Interessato l’intero piano -9, dove si credeva si trovassero le quattro persone scomparse. Stiamo aspettando che una squadra di subacquei svolga esattamente questa attività.”

Tutti coloro che si sono occupati delle riparazioni erano dipendenti di ditte subappaltatrici, provenienti da diverse regioni d’Italia.

Secondo le autorità, oltre al nostro connazionale, nell’elenco dei deceduti figurano due italiani, di 35 e 75 anni. Le ricerche continuano per ritrovare 4 persone scomparse.

Le autorità hanno assicurato che la diga del bacino di Suviana non ha subito danni.

Serena Megna

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