Un altro paziente, ferito nelle esplosioni di Crevedia e inizialmente ricoverato all’ospedale clinico d’emergenza di Bucarest, poi trasportato a Bergen, in Norvegia, è stato dimesso dall’ospedale venerdì. Questo paziente presentava ustioni su più del 25% della superficie del corpo, ma le sue condizioni di salute sono notevolmente migliorate.
Attualmente, in Romania, solo un paziente è rimasto ustionato nello stesso incidente.
Secondo il rapporto inviato venerdì dal Ministero della Salute, la situazione delle vittime di Crevedia è la seguente:
Pazienti ricoverati negli ospedali in Romania
– 1 paziente – Ospedale Clinico di Chirurgia Plastica d’Urgenza, Riparazione e Ustioni, Bucarest
Pazienti ricoverati in ospedali all’estero – 10
Pazienti dimessi
– 42 – 40 ospedali in Romania
– 2 da ospedali esteri
Pazienti deceduti – 5
Il paziente dimesso venerdì si trovava a Bergen, in Norvegia. Questo è il secondo paziente a lasciare una clinica fuori dal paese, dopo un altro a Graz la settimana scorsa.
Tra i pazienti all’estero, uno inizialmente trasportato a Milano è in condizioni critiche, con ustioni su oltre il 90% della superficie corporea ed è stato trasferito in un’altra clinica in Italia, specializzata nella cura delle ustioni.
“Paziente intubato e ventilato meccanicamente. Emodinamicamente instabile, necessita di supporto vasopressorio intensivo. Condizioni critiche, monitoraggio intensivo continuo. È stato trasferito in un’altra unità medica in Italia, altamente specializzata nel trattamento delle ustioni”, dicono i medici di questo paziente dell’Ospedale Clinico d’Urgenza “Bagdasar-Arseni”.
Un altro paziente con ustioni su oltre il 45% della superficie corporea, sempre a Milano, è intubato e ventilato meccanicamente, emodinamicamente stabile, con decorso clinico favorevole, sotto monitoraggio intensivo e continuo.
Procedono positivamente anche due feriti ricoverati a Bruxelles, con ustioni sul 15 e 20% della superficie corporea.
Un paziente di Graz, in Austria, con ustioni su più del 10% della superficie corporea, presenta “patologie chirurgiche complicate a causa della localizzazione delle lesioni da ustione e della loro entità”. Respira spontaneamente, è emodinamicamente stabile, le sue condizioni cliniche non sono cambiate nelle ultime 24 ore ed è sottoposto a monitoraggio intensivo e continuo.
Altri 3 pazienti con ustioni su oltre il 40% della superficie corporea sono emodinamicamente stabili, e le loro condizioni non hanno subito cambiamenti nelle ultime 24 ore, sono ricoverati a Berlino e Lubecca, in Germania.
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