Cancelliere Olaf Scholz: gli Stati dell’UE hanno bisogno di un piano comune per risolvere il problema della migrazione

Gli Stati Ue devono affrontare “insieme” il problema migratorio e non lasciare soli i Paesi del Mediterraneo, e questa crisi può essere risolta solo da un piano comune sostenuto da tutti gli Stati membri, ha detto giovedì a Roma il Cancelliere tedesco Olaf Scholz, dopo un incontro con il Il capo del governo italiano, Giorgia Meloni, mentre i ministri dell’Interno europei stanno negoziando la riforma del sistema europeo di asilo per i migranti in Lussemburgo, riferiscono le agenzie AFP e DPA, secondo Agerpres.

“Coloro che vogliono superare le sfide della crisi migratoria dei rifugiati possono farlo solo insieme nell’Unione europea. Su questa base, siamo d’accordo. Qualsiasi tentazione di lasciare il problema a qualcun altro o puntare il dito è destinata al fallimento”, ha aggiunto Scholz. ha detto, in Italia, dove dall’inizio dell’anno sono sbarcati più di 52mila migranti, sono state prese una serie di contromisure contro l’immigrazione clandestina dal Nord Africa Due navi tedesche di ONG che soccorrono o recuperano migranti dalle loro precarie imbarcazioni nel Mediterraneo e sbarcarli in Europa sono stati recentemente sequestrati dalle autorità italiane.

“Abbiamo discusso di come l’Italia, piuttosto da sola, attraversi il Mediterraneo per salvare vite umane. L’Italia sta facendo un lavoro straordinario, ma penso che la grande sfida sia fare questo lavoro insieme”, ha detto da parte sua Giorgia Meloni, durante una conferenza stampa congiunta con Olaf Scholz.

“La vera sfida è difendere le frontiere esterne, combattere la tratta degli esseri umani, favorire l’immigrazione regolare. Per fare tutto questo occorre coinvolgere i Paesi di origine e di transito” dei migranti e “dobbiamo farlo attraverso investimenti”, ha rimarcato il capo del governo italiano.

L’Italia, il Paese in cui centinaia di migliaia di migranti sono entrati nell’UE negli ultimi anni, accusa gli altri Stati membri di una mancanza di solidarietà nella loro distribuzione, anche se molti migranti che sono arrivati ​​inizialmente in Italia lasciano ancora il Paese. .

La visita del cancelliere tedesco in Italia coincide con l’incontro in cui i ministri dell’Interno europei discutono della riforma del sistema europeo di asilo in Lussemburgo, la tendenza degli Stati Ue verso un orientamento più restrittivo, dopo che l’estrema destra ha ottenuto successi elettorali in diverse Ue Paesi.

La Svezia, che detiene la presidenza semestrale del Consiglio dell’Ue, ha presentato proposte di compromesso su due testi per un patto europeo sulla migrazione. Una di esse prevede un meccanismo di “solidarietà obbligatoria”, in base al quale gli Stati dell’UE dovranno accogliere un certo numero di migranti provenienti da Stati membri sotto pressione migratoria, oppure versare un contributo finanziario, che secondo alcune fonti ammonterebbe a più di 20.000 euro per ogni migrante respinto.

Il ministro dell’Interno polacco Bartosz Grodecki ha descritto il contributo finanziario come a tutti gli effetti una “multa” che “non sarà accettata dai cittadini”. Da parte sua, il ministro dell’Interno italiano, Matteo Piantedosi, pur sostenendo i meccanismi di ricollocazione dei migranti, ha espresso “dubbi” sull’effettiva attuazione del sistema di ricollocazione e dei contributi finanziari alternativi.

Selene Blasi

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